Ponte sul Nure, in auto e in bus con chi viaggia per lavoro tra code e ritardi
Dopo l'interruzione lungo la via Emilia Parmense, oltre un'ora per raggiungere Piacenza da Roveleto in bus. Sveglia anticipata per chi invece dalla città va in provincia. Il viaggio di Telelibertà

Marco Vincenti
|35 giorni fa

Il fisioterapista Marco Maggi che ogni giorno per lavoro viaggia in direzione Roveleto e Fiorenzuola- © Libertà
In viaggio insieme a chi ogni giorno fa i conti con code, traffico e le varie vie alternative da intraprendere a seguito della chiusura del ponte sul Nure. La via Emilia Parmense è spezzata in due dal mezzogiorno di lunedì scorso. Nelle ultime 48 sono innumerevoli le segnalazioni di disagi e lamentele di automobilisti e pendolari che in questi giorni stanno provando, una alla volta, le possibili varianti. Tra di loro anche Marco Maggi, fisioterapista 28enne che ogni giorno parte da Piacenza per raggiungere gli studi ambulatoriali di Roveleto e di Fiorenzuola. «Lunedì ho optato per l'autostrada, ma purtroppo sono rimasto bloccato nel traffico a causa anche di un incidente avvenuto poco dopo il casello di Fiorenzuola - le parole di Marco, mentre insieme entriamo nella Strada provinciale 6 verso Mucinasso -, non è stata una scelta fortunata. Il girono dopo ho puntato alla Caorsana, ma anche in quel caso ho dovuto affrontare code e rallentamenti». Ecco allora la terza opzione, che da Piacenza porta alla tangenziale di San Giorgio, per poi immettersi sulla Via Emilia nel cuore di Pontenure. Mentre in direzione opposta sono lunghe le code, soprattutto nell'orario di punta dalle 7.00 alle 8.30, il traffico è scorrevole verso il paese del Drago: «Ad ora è la soluzione migliore per me» conferma il fisioterapista.
Il viaggio in auto da Piacenza a Roveleto per lavoro
Traffico o no, le abitudini dei pendolari devono necessariamente cambiare. «Rispetto alla normalità ho dovuto anticipare la sveglia di almeno 20 minuti - spiega Maggi -. Ma per chi come me esce da Piacenza in direzione Pontenure i disagi sono sicuramente minori rispetto a chi fa il tragitto inverso». Dopo essere partiti alle 8.00 dai pressi di Corso Europa siamo arrivati verso le 8.40 davanti allo studio dove lavora. «Oggi siamo stati fortunati - ammette il fisioterapista - spero di metterci lo stesso tempo anche al ritorno verso la città». Chi è stata sicuramente meno fortunata è una dottoressa - che preferisce rimanere anonima - che da Roveleto di Cadeo a Piacenza ci ha impiegato oltre 50 minuti passando per la Provinciale di Cortemaggiore. «Sono arrivata in ritardo in ospedale nonostante abbia previsto di partire molto prima rispetto alla norma» le sue parole.
Il ritorno in città con il pullman, «tempo di percorrenza raddoppiato»
Dopo aver accompagnato al lavoro Marco Maggi abbiamo deciso di ritornare a Piacenza con il pullman del servizio di trasporto pubblico salendo alla fermata di Roveleto. Qui abbiamo conosciuto Michelle Mameli, pendolare che tutti i giorni percorre la tratta che da Cadeo la porta in città. «Il tempo di percorrenza è raddoppiato, dai trenta minuti dei giorni precedenti la chiusura del ponte a un'ora - ha spiegato -. Un bel disagio. Dai prossimi giorni penso che opterò sul treno, visto l'aumento delle fermate sia a Cadeo che a Pontenure».
Riguardo le linee dei bus, sarebbero 15 i minuti di ritardo calcolati per il percorso alternativo che da Roveleto passa per la tangenziale di San Giorgio e per la Strada Provinciale 6 di Carpaneto dopo la chiusura del ponte sul Nure. Parlando con autisti e passeggeri però emerge chiaramente che sia quasi impossibile rispettare le tempistiche, soprattutto negli orari di punta. Il problema più grande? Il tratto che collega Mucinasso al capoluogo e alle 10.00 di stamattina, mercoledì 17 settembre, non era ancora in funzione il senso unico alternato previsto in ottica dei lavori per la realizzazione della pista ciclabile. Ennesima modifica che andrà a compromettere ulteriormente un tratto già abbastanza sovraccaricato dal traffico. Oggi ai passeggeri è andata certamente meglio rispetto a ieri. da Roveleto a Piacenza il tragitto è durato neanche 45 minuti. «Speriamo sia sempre così» commenta Michelle uscendo dal bus.
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