Ponte chiuso sul Nure, nuove misure per i mezzi pesanti. Intanto Borghetto vive un incubo
Il cantiere lungo la Via Emilia ha "scaricato" il traffico nella piccola frazione
Valentina Paderni
|25 giorni fa

Le code causate dalla chiusura del ponte sul Nure
La chiusura del ponte sul torrente Nure, lungo la Via Emilia, ha portato l’inferno nella piccola frazione di Borghetto. Il borgo che fino a poche settimane fa era «ignorato da tutti», viene detto, si ritrova ora ad essere uno dei centri di maggior traffico veicolare. Chi abita nella zona residenziale lo avverte. E, purtroppo, le criticità non mancano. Anzi, saranno destinate ad aumentare, se le autorità preposte non intervengono considerato che Anas ha revocato il limite a determinate fasce orarie del passaggio dei mezzi pesanti che devono caricare e scaricare la merce nei comuni di Piacenza, Pontenure, Cadeo e Cortemaggiore.
In altre parole, non c’è più alcun limite orario: tutti i camion che devono trasportare materiale da e per aziende localizzate sui territori citati, possono circolare liberamente in qualsiasi ora del giorno e della notte. La richiesta, soddisfatta da Anas, nasce dalle aziende, rappresentante da Confindustria, principalmente del settore agroalimentare che avendo beni deperibili soffrivano le limitazioni delle fasce orarie. Così facendo però, riducendo le limitazioni, si va inevitabilmente ad appesantire il traffico quotidiano.
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