Chiuso il ponte sul Nure, viaggio tra disagi e alternative
Partiti i lavori, che dureranno sei mesi
Valentina Paderni
|36 giorni fa

Il cantiere gestito da Anas, società proprietaria della strada statale 9 Via Emilia, parte puntualissimo, spaccando il minuto. Da mezzogiorno di ieri, lunedì 15 settembre, il ponte sul Nure è chiuso. A bordo strada, c’è qualche curioso che si ferma per fare un paio di foto.
Per tutti i mezzi, biciclette e monopattini inclusi, la strada è chiusa e non si può più attraversare. Sarà così per almeno sei mesi, fino a metà marzo 2026. Gli operai sono già al lavoro. Macchine di movimento terra scavano sotto il ponte. I tecnici specializzati in demolizioni stanno abbattendo i marciapiedi laterali.
Le difficoltà si avvertono subito. I lavoratori del polo logistico di Montale che sono soliti viaggiare in bicicletta o su monopattino non sanno dove passare. Arrivano sul ponte, trovano chiuso e sul volto appare il loro smarrimento e la loro preoccupazione. Hanno almeno una decina di chilometri in più da percorrere.
Non sorridono nemmeno le attività vicine al ponte. La preoccupazione c’è, tra i commercianti e tutti gli utenti della strada.
Intanto le strade alternative alla via Emilia, si popolano di veicoli: code si formano in uscita dalla strada per Muradello e da strada Ponte Riglio che si immettono sulla provinciale 587 per Cortemaggiore, code si formano in uscita dalla tangenziale sud di Piacenza in direzione Cremona.
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