Meno pullman in centro storico, la “rivoluzione” dal 7 giugno

Parte la sperimentazione voluta da Comune, Seta e Tempi agenzia. E dal 9 sarà attivo il semaforo a chiamata in piazzale Marconi

Marcello Pollastri
Marcello Pollastri
|102 giorni fa
bus pollastri
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È stata presentata come «una rivoluzione epocale» che arriva 14 anni dopo - era il 2011 - quella che ridusse drasticamente i passaggi dei bus in piazza Cavali. Dal 7 giugno, con la fine delle scuole e l’entrata in vigore dell’orario estivo del trasporto pubblico, parte a Piacenza una sperimentazione sulla razionalizzazione delle linee urbane nel centro storico. Il progetto, illustrato a Palazzo Mercanti ieri dalla sindaca Katia Tarasconi, dal vicesindaco Matteo Bongiorni, dall’amministratore unico di Tempi Agenzia Paolo Garetti,d al rappresentante del Comune in Seta Dario Meli e dal responsabile Seta per Piacenza Alberto Marotta, si inserisce nel più ampio quadro dei futuri Pums e Put, i piani strategici per la mobilità sostenibile e il traffico urbano.
L’obiettivo dichiarato, anche per motivi di inquinamento acustico e di manutenzione dei selciati, è quello di ottimizzare i transiti e ridurre l’impatto degli autobus nel cuore della città, in particolare in alcune zone storicamente sovraccariche come via Borghetto e via San Bartolomeo, dove si registravano fino a 288 passaggi bus al giorno. Con la nuova organizzazione, si scenderà a 167 passaggi quotidiani, pari a una riduzione del 42%. A diminuire non sarà la qualità del servizio, ma il numero di transiti su assi secondari, privilegiando una redistribuzione più razionale dei percorsi.
« L’intervento – ha spiegato Bongiorni – nasce da tre esigenze: la prima è tecnica e legata alla stesura dei nuovi strumenti di pianificazione urbana, che richiedono di alleggerire l’accesso veicolare al centro; la seconda è di sicurezza, perché alcuni nodi viari non sono strutturalmente adatti al passaggio di mezzi pesanti; la terza è il recepimento delle richieste dei residenti e dei commercianti, soprattutto nelle aree più critiche».
Semafori piazzale Marconi stazione roccella
Semafori piazzale Marconi stazione roccella
La sperimentazione, che fa seguito a due mesi di attenta osservazione ed indagine, ha solide basi: è frutto di un’indagine durata oltre una settimana su un campione reale di 4.000 utenti, grazie a cui è stato possibile comprendere quali siano i reali flussi di domanda del servizio. « Non si tratta di tagliare il trasporto pubblico – precisa Bongiorni – ma di mantenere la stessa efficacia con una diversa distribuzione dei mezzi».
In altre parole: restano invariate le risorse e il chilometraggio. Tra le altre novità, si segnala l’avvio – previsto per il 9 giugno – della sperimentazione del semaforo a chiamata in Piazzale Marconi, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza degli attraversamenti e snellire i flussi veicolari in un punto critico per la viabilità cittadina.
Un’altra misura riguarda la domenica, quando alcune linee urbane verranno sostituite dal servizio Tuo Bus, un trasporto a chiamata che utilizza mezzi più piccoli e flessibili, riducendo l’impatto in termini di traffico e usura del manto stradale. Continueranno invece a circolare normalmente la linea Metro Bus, la più gettonata, e la linea 16.
Quanto ai capolinea, viene confermato quello di Barriera Milano per gli autobus anche dopo la chiusura delle scuole, mentre per le linee extraurbane il nuovo terminal sarà spostato da piazzale Lupa a piazzale Marconi.
« L’intera operazione – ha concluso Bongiorni – punta a migliorare il servizio nel mediolungo termine, mantenendo alta l’efficienza e rispondendo in maniera concreta alle necessità di sicurezza, sostenibilità e qualità urbana. La sperimentazione estiva rappresenta un primo passo, che potrà essere adattato o esteso in base ai risultati ottenuti nei prossimi mesi».
Secondo Garetti (Tempi agenzia) i disagi per l’utenza saranno minimi dal momento che interessano una minima parte di viaggiatori, la maggior parte dei quali “occasionali”.
Le mappe che evidenziano le modifiche alle linee che insistono sul centro storico: lo stato dell’arte e quello di progetto
Le mappe che evidenziano le modifiche alle linee che insistono sul centro storico: lo stato dell’arte e quello di progetto
Le mappe che evidenziano le modifiche alle linee che insistono sul centro storico: lo stato dell’arte e quello di progetto
Le mappe che evidenziano le modifiche alle linee che insistono sul centro storico: lo stato dell’arte e quello di progetto