Scuola tra problemi e punti di forza a Nel Mirino: “Svecchiamento”
Proprio questo termine è stato utilizzato più di una volta per indicare quell'obiettivo finale che professionisti del settore educativo e istituzioni si stanno ponendo
Gabriele Faravelli
|34 giorni fa

Tra punti di forza dai quali ripartire e problemi da risolvere, la scuola piacentina prosegue nel suo percorso di «svecchiamento». Proprio questo termine è stato utilizzato più di una volta ieri sera a «Nel Mirino» per indicare quell'obiettivo finale che professionisti del settore educativo e istituzioni si stanno ponendo. Il talk di approfondimento settimanale di Telelibertà condotto dalla giornalista Nicoletta Bracchi è tornato con la nuova stagione e ha subito affrontato un tema di attualità come quello della scuola e delle novità che la riguardano a 360 gradi: in studio per un confronto la dirigente scolastica Simona Favari, il pedagogista e direttore del Centro PsicoPedagogico per l'educazione e la gestione dei conflitti Daniele Novara, il dirigente dell’ufficio scolastico di Parma e Piacenza Andrea Grossi e l’assessore comunale alle politiche scolastiche Mario Dadati, oltre agli studenti del liceo San Benedetto Britney Torres e Giacomo Salvarani.
Come ha sottolineato Grossi, ci sono luci e ombre: durante l'estate si è lavorato a fondo nella provincia di Piacenza e la notizia più bella riguarda gli insegnanti di sostegno «visto che ci sono arrivate 200 richieste e sono state soddisfatte quasi tutte, in questo senso c'è un impegno di continuità con quanto fatto in passato». C'è però carenza dal punto di vista della gestione degli istituti, «abbiamo infatti ancora otto posti da dirigente scolastico scoperti, non è arrivato nessuno in seguito al concorso appena terminato.
Mancano anche direttori del servizio amministrativo e personale in segreteria ancora in troppi istituti». Dadati, avendo anche la delega allo sport, ha lanciato un appello per le palestre, «ne servirebbero di più per poter servire al meglio tutte le nostre scuole, sono molto frequentate anche da società sportive». Dirigente del 4° Circolo, Favari ha posto l'accento sull'importanza della musica a scuola con il progetto CinqueQuarti che proseguirà con successo anche quest'anno: «Un'orchestra che complessivamente conta 630 studenti che suonano insieme, il numero aumenterà perché abbiamo appena inserito altri quattro istituti della provincia».
Novara, sul divieto di cellulare in classe, ha sottolineato che «è giusto che ci sia una regolamentazione, però non è sufficiente con il solo divieto in classe. In questo modo si sposta solo il problema e si lasciano i genitori abbandonati a se stessi, serve un'azione comune per un uso consapevole di questi strumenti». Infine, la voce degli studenti: Torres vorrebbe una scuola «meno competitiva», Salvarani «una con maggiore dialogo tra docenti e studenti».
Intervenuto con un contributo video anche Gioele Piergiorgi del Colombini e Consulta provinciale degli studenti: «La scuola italiana garantisce un buon bagaglio di competenze, ma mette troppa pressione agli studenti a causa di un alto livello di competitività. Vorrei una scuola senza barriere architettoniche».

