Debiti e fiabe dell'italiano Loan Shark
Una breve ma intensa esperienza horror
Francesco Toniolo
|50 giorni fa

C’è un videogioco horror italiano che ha fatto molto parlare di sé, in questo agosto appena giunto al termine: Loan Shark. Il titolo è un interessante gioco di parole, perché un “loan shark” è un usuraio, ma in questo videogioco abbiamo a che fare con pesci e creature marine di vario genere, per cui è anche immediato il richiamo al predatore degli oceani.
Già da qui si intuisce che Loan Shark lavora su più livelli, mescolando riferimenti e suggestioni. Per prima cosa, il videogioco parla di debiti, usati sia come motore narrativo sia in chiave simbolica. Il protagonista è indebitato e deve trovare rapidamente una soluzione per ripagare gli usurai, ma questo lo incastrerà in una rete di obblighi e ricatti ancor più strana, in cui entra in gioco anche un elemento soprannaturale. Dalle oscure profondità marine, infatti, giunge un bizzarro pesce parlante che propone un patto al protagonista. Qui Loan Shark attinge a piene mani dall’immaginario fiabesco. Il debito è un tema che attraversa secoli di racconti popolari, ricchi di “patti col diavolo” in cui l’aiutante magico di turno finisce spesso per ingannare il giovane sprovveduto di turno, proponendogli un accordo solo in apparenza vantaggioso. Anche in questo caso, le richieste dello strano pesce sono piuttosto banali, all’inizio. Sembrano un prezzo ragionevole da pagare in cambio di un aiuto per estinguere i debiti. Ma quando la situazione peggiora, ci si rende conto che è troppo tardi per tornare indietro, ormai si è in trappola.
In Loan Shark non esiste la possibilità di muoversi “bene” o “male” secondo categorie morali nette: qualunque decisione lascia dietro di sé un conto, che prima o poi andrà saldato. Non esistono facili scappatoie. Come del resto avviene in tanti rapporti umani. Ogni favore, ogni promessa, ogni legame costruisce una catena invisibile, proprio come quelle che legano il protagonista al suo destino. Il mare che ci circonda per tutta l’avventura (che si svolge sulla barca del protagonista) è una sorta di paesaggio dell’anima che rispecchia questo essere in balia di un destino incontrollabile e inconoscibile.
Qui emerge un altro elemento su cui gli sviluppatori hanno puntato molto: la talassofobia, la paura dell’ignoto che si cela nelle profondità oceaniche. Questa si è rivelata un ottimo selling point, essendo più immediata dei discorsi sulle fiabe e i debiti. I social sono pieni di video sulla talassofobia e le profondità marine si prestano molto bene per un horror. Per sfruttare al meglio questo elemento, Loan Shark ha inserito una serie di meccaniche prese dai cosiddetti “fishing games”, i videogiochi di pesca. Sono un genere molto particolare, ritenuto noioso dal pubblico generalista, che al più accetta dei minigames di pesca all’interno di giochi più ampi e strutturati. Grazie alla magia del pesce parlante, in Loan Shark lanciamo un occhio insieme alla nostra lenza, per cui possiamo guardarci intorno sotto la fredda superficie delle onde. Lì sotto, nel silenzio, possiamo osservare l’arrivo di qualche pesce raro da catturare, che ci aiuterà a ripagare i debiti del protagonista. Ma a volte non saranno dei pesci, le entità che si avvicineranno.
Loan Shark è giocabile su computer, può essere acquistato dalla piattaforma Steam per 3,99 euro. Un prezzo popolare per una breve ma intensa avventura horror.
Già da qui si intuisce che Loan Shark lavora su più livelli, mescolando riferimenti e suggestioni. Per prima cosa, il videogioco parla di debiti, usati sia come motore narrativo sia in chiave simbolica. Il protagonista è indebitato e deve trovare rapidamente una soluzione per ripagare gli usurai, ma questo lo incastrerà in una rete di obblighi e ricatti ancor più strana, in cui entra in gioco anche un elemento soprannaturale. Dalle oscure profondità marine, infatti, giunge un bizzarro pesce parlante che propone un patto al protagonista. Qui Loan Shark attinge a piene mani dall’immaginario fiabesco. Il debito è un tema che attraversa secoli di racconti popolari, ricchi di “patti col diavolo” in cui l’aiutante magico di turno finisce spesso per ingannare il giovane sprovveduto di turno, proponendogli un accordo solo in apparenza vantaggioso. Anche in questo caso, le richieste dello strano pesce sono piuttosto banali, all’inizio. Sembrano un prezzo ragionevole da pagare in cambio di un aiuto per estinguere i debiti. Ma quando la situazione peggiora, ci si rende conto che è troppo tardi per tornare indietro, ormai si è in trappola.
In Loan Shark non esiste la possibilità di muoversi “bene” o “male” secondo categorie morali nette: qualunque decisione lascia dietro di sé un conto, che prima o poi andrà saldato. Non esistono facili scappatoie. Come del resto avviene in tanti rapporti umani. Ogni favore, ogni promessa, ogni legame costruisce una catena invisibile, proprio come quelle che legano il protagonista al suo destino. Il mare che ci circonda per tutta l’avventura (che si svolge sulla barca del protagonista) è una sorta di paesaggio dell’anima che rispecchia questo essere in balia di un destino incontrollabile e inconoscibile.
Qui emerge un altro elemento su cui gli sviluppatori hanno puntato molto: la talassofobia, la paura dell’ignoto che si cela nelle profondità oceaniche. Questa si è rivelata un ottimo selling point, essendo più immediata dei discorsi sulle fiabe e i debiti. I social sono pieni di video sulla talassofobia e le profondità marine si prestano molto bene per un horror. Per sfruttare al meglio questo elemento, Loan Shark ha inserito una serie di meccaniche prese dai cosiddetti “fishing games”, i videogiochi di pesca. Sono un genere molto particolare, ritenuto noioso dal pubblico generalista, che al più accetta dei minigames di pesca all’interno di giochi più ampi e strutturati. Grazie alla magia del pesce parlante, in Loan Shark lanciamo un occhio insieme alla nostra lenza, per cui possiamo guardarci intorno sotto la fredda superficie delle onde. Lì sotto, nel silenzio, possiamo osservare l’arrivo di qualche pesce raro da catturare, che ci aiuterà a ripagare i debiti del protagonista. Ma a volte non saranno dei pesci, le entità che si avvicineranno.
Loan Shark è giocabile su computer, può essere acquistato dalla piattaforma Steam per 3,99 euro. Un prezzo popolare per una breve ma intensa avventura horror.