Donne in città, 43 su cento si sentono insicure

«Il Pug ci dia una mano su luci, verde, cultura». Vincini (Soroptimist) e il sondaggio nazionale che coinvolge anche le piacentine. «Spazi urbani non adeguatamente protetti»

Patrizia Soffientini
Patrizia Soffientini
|26 giorni fa
mosaico per zaira
mosaico per zaira
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Se 43 donne su cento si sentono insicure in città, è un problema sociale. E di questo dato e di tanti altri, si compone la fotografia del Soroptimist International Piacenza. organizzazione mondiale di donne impegnate in attività professionali e manageriali che promuove, fra l’altro, l’avanzamento della condizione femminile in 132 paesi e che conta 66mila socie.
La presidente del Club piacentino, Elena Vincini, esprime apprezzamento per la rubrica proposta da Libertà sulle osservazioni per il Piano Urbanistico Generale (Pug) al quale hanno dato un contributo le associazioni economiche e professionali della nostra città. Il titolo “La città che vorrei” di quella rubrica «ha coinciso con la denominazione di un nostro progetto nazionale che porta come sottotitolo “reinventare la città a misura di donna” e che evidenzia quanto la pianificazione delle città non siano a sua misura».
Da un sondaggio promosso fra 5mila donne italiane, Soroptimist e non solo, fra cui anche le piacentine (42 socie), è scaturito un Manifesto che porta una visione di città come eco-sistema urbano in cui le cittadine possono agire per integrare quattro pilastri della sostenibilità evidenziati nel Manifesto stesso: città dei cittadini, città attrattiva, città green, città inclusiva e sicura. E’ interessante la fotografia sulla qualità della vita che emerge, appena sufficiente purtroppo.