Arte e flash mob per dire basta allo sterminio del popolo palestinese
Anche Piacenza si mobilita a sostegno di Gaza e della Global Sumud Flottilla. Sabato mattina manifestazione promossa da Cgil

Marco Vincenti
|47 giorni fa

L'installazione artistica a sostegno della Global Sumud Flotilla - © Libertà
Un'installazione artistica a sostegno della Global Sumud Flotilla e contro il genocidi messo in atto dal governo israeliano lungo la Striscia di Gaza.
«Nel silenzio totale dei governi che non portano avanti nessuna iniziativa incisiva nella risoluzione di questa aggressione, crediamo sia fondamentale comunicare a più persone possibile il coraggio di attivisti, medici e avvocati che a rischio della propria vita stanno cercando di trasferire aiuti a un popolo stremato e lasciare un concreto messaggio di pace». Sono le parole di Alberto Esse che, nel pomeriggio di venerdì 5 settembre, ha realizzato tramite il laboratorio Popolare della Cultura e dell’Arte un’installazione per sensibilizzare la comunità piacentina riguardo la Sumud Flottilla e l’importanza della missione umanitaria internazionale diretta a Gaza via mare.
Barchette di carta tinte con i colori della bandiera palestinese e uno stendardo che riporta lo slogan «fermiamo il genocidio». Anche Piacenza si mobilita per Gaza contro il massacro del popolo palestinese e contro le azioni del governo israeliano.
Nella mattinata di sabato 6 settembre è prevista invece la manifestazione promossa dalla Cgil. «Il primo nemico della guerra è l’esercizio della democrazia» il monito del segretario generale della camera del lavoro Ivo Bussacchini che invita i piacentini a partecipare in massa. L’incontro dal titolo «Fermiamo la barbarie» non si terrà più in Largo Battisti, come da programma, ma in Piazza Sant’Antonino. Appuntamento dalle 10.00.
«Non è un rituale o un gesto prettamente simbolico, ma attivarsi e rendersi visibili – evidenzia Bussacchini -, scendere in strada e nelle piazze chiedendo la fine della barbarie e dell’assedio di Gaza è un gesto importante per la pace».
«Non possiamo più accettare che vengano uccisi impunemente bambini, donne, operatori umanitari, sanitari e giornalisti e che continui la distruzione delle infrastrutture civili rimaste, a partire da ospedali e scuole - si legge nel volantino - Chiediamo a tutti i Governi di interrompere la consegna di armi, agire per raggiungere un cessate il fuoco e garantire l’ingresso di aiuti umanitari illimitati subito, ottenere il rilascio di tutti gli ostaggi e i prigionieri politici, riconoscere lo stato di Palestina, porre fine all'occupazione e interrompere il commercio con gli insediamenti illegali e rafforzare la democrazia per raggiungere una pace duratura in tutta la regione.
Il comunicato della Cgil Piacenza
Per sabato , la macchina organizzativa della Cgil di Piacenza si è messa in moto ed è tutto pronto. Il programma prevede la lettura di un testo letto in classe l’1 settembre 2025, da 200 insegnanti in Israele per l'inizio dell'anno scolastico a cura della comunità educante della Flc Cgil di Piacenza. Appena prima del flashmob è previsto un intervento di Gianluca Zilocchi, della segreteria della Cgil Emilia-Romagna, che spiegherà questa mobilitazione del sindacato.
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