Piacenza capitale del jazz, il Nicolini fa il pieno di musica e pubblico

Cinque giorni di energia, creatività e grandi emozioni

Redazione Online
|1 giorno fa
Piacenza capitale del jazz, il Nicolini fa il pieno di musica e pubblico
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Cinque giorni di energia, creatività e grandi emozioni hanno decretato il successo della prima edizione di «Nicolini in Jazz», il nuovo festival ideato dal Dipartimento di Jazz del Conservatorio Nicolini e diretto artisticamente da Massimiliano Rolff e Lucio Ferrara, che ha portato in città alcune delle voci più autorevoli del panorama internazionale come Perico Sambeat dalla Spagna al sassofono, Jesse van Ruller dall’Olanda alla chitarra e Dario Deidda dall’Italia al basso elettrico e al contrabbasso insieme ai docenti del Conservatorio e a circa venticinque talentuosi studenti.
L’evento, che si è svolto dal 15 al 19 ottobre tra il Salone del Conservatorio, il Milestone Jazz Club e il Dubliners Irish Pub, ha unito formazione e spettacolo con concerti, jam session e masterclass partecipatissimi da studenti, appassionati e cittadini, offrendo a Piacenza un vero crocevia di suoni e creatività.
L’apertura al Dubliners ha subito acceso l’atmosfera con la jam inaugurale guidata da Jesse van Ruller, Rolff e Arco insieme agli studenti, seguita il giorno successivo dalla masterclass di van Ruller e dal concerto «Four on Strings» con van Ruller, Ferrara, Deidda e Arco al Conservatorio.
Venerdì 17 ottobre il pubblico ha applaudito la masterclass di Deidda e il concerto «Birth of the Cool and more», diretto da Antonio Ciacca, che ha proposto l’esecuzione integrale dell’iconico album di Miles Davis con un nonetto di studenti e ospiti, uno dei momenti più apprezzati del festival.
Sabato 18 ottobre la masterclass di Perico Sambeat ha aperto la strada a «Modern Canvas», un concerto che ha intrecciato l’estro del sassofonista spagnolo con quello dei docenti Andrea Rea e Massimiliano Rolff e dello studente Spina, dimostrando la forza del dialogo tra generazioni.
La chiusura al Milestone Jazz Club, domenica 19 ottobre, ha visto Sambeat alla guida di due quintetti di studenti nel concerto «Double Quintet» seguito da una jam session conclusiva carica di energia con Sambeat, Ferrara, Rolff, Arco e alcuni allievi, celebrando al meglio la sinergia tra grandi maestri e giovani talenti.
«Nicolini in Jazz ha dimostrato quanto la formazione possa diventare spettacolo e quanto il jazz sia un linguaggio vivo e condiviso» affermano i direttori artistici Rolff e Ferrara. A chiudere la manifestazione, il Presidente del Conservatorio Nicolini, Massimo Trespidi, ha espresso grande soddisfazione e una visione ottimistica per il futuro del festival: «Questa prima edizione di Nicolini in Jazz ha dimostrato la forza del nostro Conservatorio e la qualità del nostro Dipartimento di Jazz. Abbiamo costruito ponti tra studenti, docenti e artisti di livello mondiale, dando vita a un progetto culturale che la città ha abbracciato con entusiasmo. Il successo di quest’anno è solo l’inizio: siamo pronti a far crescere il festival, aprirlo ancora di più al territorio e renderlo un punto di riferimento stabile nel panorama jazz nazionale e internazionale».