Influenza alle porte, l'Asl: «Virus aggressivo, da non sottovalutare»
Avviata la campagna di prevenzione: sono state ordinate 67.170 dosi, di cui 42mila già ritirate. Il fabbisogno stimato è di 78.850 dosi
Thomas Trenchi
|6 giorni fa

Il direttore sanitario dell'Asl, Andrea Magnacavallo, mentre si sottopone alla vaccinazione antinfluenzale
L’influenza è alle porte anche a Piacenza. Al momento non ci sono casi accertati, ma l'Ausl invita a non sottovalutare la stagione 2025-2026. Gli esperti prevedono un virus aggressivo e un picco che potrebbe durare fino a marzo, in contemporanea con la circolazione ancora presente del Covid: «I tamponi che arrivano sono sottostimati. Oggi certifichiamo una ventina di casi a settimana di Covid, contro la quarantina dello scorso anno nello stesso periodo. È la punta dell’iceberg, ma ci sono», precisa Alessandra Rampini, direttrice di Igiene e sanità pubblica dell’Ausl di Piacenza. Le differenze tra i due virus si notano: «Il Covid, in questa fase, dà febbre ma meno sintomi respiratori, mentre l’influenza si manifesta con effetti più lunghi e può dare sovrainfezioni batteriche», aggiunge poi Rampini.
L’Ausl di Piacenza, come nel resto dell’Emilia-Romagna, ha avviato la campagna vaccinale antinfluenzale il 13 ottobre, con medici di famiglia e pediatri protagonisti della prevenzione. Sono state ordinate 67.170 dosi, di cui 42mila già ritirate. Il fabbisogno stimato è di 78.850 dosi.
«È importante rispettare il piano di sanità pubblica per prevenire complicazioni in chi ha fragilità e per evitare il sovraffollamento dei pronto soccorso» spiega Paola Bardasi, direttore generale dell’Ausl di Piacenza. Vaccinazione gratuita per bambini da sei mesi a sei anni, adulti con patologie fino a 59 anni, over 60 e categorie a rischio per esposizione al pubblico, come autisti, forze dell’ordine, insegnanti e personale sanitario. «Anche le persone sane possono vaccinarsi, pagando una cifra modesta, per non diventare veicolo del virus», aggiunge Bardasi.
«Ci aspettiamo un inverno impegnativo per la circolazione di due virus influenzali - sottolinea Rampini -, ci basiamo sull’esperienza australiana e prevediamo un picco tardivo, nella seconda metà di gennaio. Per questo è importante cominciare subito a proteggere anziani, malati, bambini e donne in gravidanza. Altre regioni, come la Lombardia, sono partite a inizio ottobre, mentre l’Emilia-Romagna ha scelto prudentemente metà mese»,
La campagna punta in particolare ad aumentare la copertura tra gli over 60 e gli operatori sanitari. Nei reparti dell’Ausl, il personale vaccinato era nel 2024 circa il 28%, con l’obiettivo di arrivare almeno al 40%, mentre tra gli over 60 si mira al 75%. L’obiettivo è proteggere le fasce più fragili e ridurre l’impatto dell’influenza sui servizi sanitari. La vaccinazione è gratuita per bambini da sei mesi a sei anni, adulti con patologie fino a 59 anni, over 60 e categorie a rischio come insegnanti, forze dell’ordine e operatori sanitari. Anche chi non rientra nelle categorie a rischio può vaccinarsi a pagamento, con una spesa contenuta.
Anche le farmacie della provincia tornano protagoniste, offrendo il vaccino con prenotazione gratuita per chi rientra nelle categorie a rischio e a partire da 25,16 euro per gli altri. «Ogni cittadino può contare sulla professionalità del proprio farmacista di fiducia, che può ridurre tempi d’attesa e spostamenti» osserva Roberto Laneri, presidente di Federfarma Piacenza. Il servizio è disponibile in tutte le farmacie aderenti: l’elenco è consultabile sul sito www.federfarma.it.
