"A letto con Verdi": la performance vietata ai minori all'interno del Verdi Off a Parma suscita curiosità e polemiche
Alcuni ritengono il messaggio fuorviante rispetto a ciò che Giuseppe Verdi rappresenta, altri aspettano di vedere lo spettacolo. L'appello ai lettori di Libertà: scriveteci e dite la vostra

Eleonora Bagarotti
|30 giorni fa

La locandina del Verdi "censurato" firmata da Davide Forleo per il festival Verdi Off di Parma
«Purché se ne parli». Sembra essere questo, il leitmotiv di un dibattito tra conoscitori e appassionati verdiani, dato che il Verdi Off di Parma, per il suo X compleanno, annovera nel suo programma anche un titolo curioso: “A letto con Verdi”. Storie di amori, passioni, desideri ardenti, travolgenti, totali. Performance di 10 minuti per uno spettatore alla volta, purché maggiorenne (purtroppo, non sono accessibili le carrozzine) a Palazzo Pallavicino il 10, 11 e 12 ottobre dalle 22 alle 00.30, con prenotazione su eventbrite.it
E se il Verdi Off, come dice il titolo, nasce come grande contenitore alternativo alle programmazioni “accademiche”, con offerte rivolte ai giovanissimi e ai curiosi che, in città e in provincia di Parma, giungono da tutto il mondo, qualcuno storce il naso mentre altri aspettano di vederlo.
«Dateci pure dei moralisti, ma la figura di Verdi è alta, onesta, mitica... non ha bisogno di scandali per suscitare curiosità», dicono alcuni appassionati di Parma che, letto il titolo del mini-spettacolo, si sono chiesti se è il caso di «spingere sempre oltre consueto» - e, forse, anche il lecito.
Ma a Piacenza, c’è chi guarda a Parma apprezzandone l’ardire e la varietà di eventi legati al Maestro. Il festival Off a lui dedicato si è già aperto con grande successo: dalla Verdi Street Parade alla Verdi Spip Parade ed inoltre all’“Incoffessabile Verdi”, tra gli altri (l’intero programma si trova online e sui social).
E se il Verdi Off, come dice il titolo, nasce come grande contenitore alternativo alle programmazioni “accademiche”, con offerte rivolte ai giovanissimi e ai curiosi che, in città e in provincia di Parma, giungono da tutto il mondo, qualcuno storce il naso mentre altri aspettano di vederlo.
«Dateci pure dei moralisti, ma la figura di Verdi è alta, onesta, mitica... non ha bisogno di scandali per suscitare curiosità», dicono alcuni appassionati di Parma che, letto il titolo del mini-spettacolo, si sono chiesti se è il caso di «spingere sempre oltre consueto» - e, forse, anche il lecito.
Ma a Piacenza, c’è chi guarda a Parma apprezzandone l’ardire e la varietà di eventi legati al Maestro. Il festival Off a lui dedicato si è già aperto con grande successo: dalla Verdi Street Parade alla Verdi Spip Parade ed inoltre all’“Incoffessabile Verdi”, tra gli altri (l’intero programma si trova online e sui social).

C’è chi trova il messaggio culturale «antitetico al valore che va dato a Verdi e ai suoi luoghi».
A tal proposito, ricordiamo che nasce proprio a Piacenza il film curato dal grande regista Pupi Avati e prodotto da Giorgio Leopardi, con Giulio Scarpati, dal 6 ottobre in tutte le sale e in anteprima giovedì alle 20.30 a The Screen Cinemas (ex Uci) - biglietti in vendita online o in loco.
Di recente, inoltre, una visita a Piacenza del Ministro Alessandro Giuli ha riacceso le speranze per l’Hotel San Marco, gioiello architettonico dove Verdi soggiornava. Poi, naturalmente, gli occhi di tutti sono sempre puntati su Villa Sant’Agata a Villanova, dove il Maestro - i cui genitori avevano origini piacentine - scelse di vivere, aiutando i paesani e gli agricoli con opere fondamentali come la costruzione di un ospedale.
E se sappiamo di alcune “simpatie” extraconiugali, da Teresa Stoltz a Maria Waldmann e Clara Maffei (si vocifera...), forse è il caso di trattare Verdi come una leggenda della musica, un eroe del Risorgimento ed anche una rockstar ante litteram.
Che si apra il dibattito, cari lettori. Scriveteci e dite la vostra.
