Come un mazzo di gatti esplosivi ha conquistato tutti

A un decennio dalla prima pubblicazione, la storia virale, folle e geniale di Exploding Kittens

Carlo Chericoni
July 13, 2025|19 giorni fa
La prima edizione di Exploding Kittens per coloro che lo avevano finanziato attraverso il sito Kickstarter
La prima edizione di Exploding Kittens per coloro che lo avevano finanziato attraverso il sito Kickstarter
3 MIN DI LETTURA
Negli ultimi anni, il mondo dei giochi da tavolo ha continuato a crescere in modo silenzioso ma costante, ritagliandosi uno spazio sempre più vivo tra appassionati e famiglie. Eppure, pochi titoli sono riusciti davvero a sfondare la barriera della nicchia per diventare parte della cultura popolare perché il palco principale dell’intrattenimento è infatti dominato da tempo dai videogiochi, capaci di catalizzare l’attenzione delle masse con titoli milionari e community globali.
In questo scenario dominato dal digitale, l’exploit di Exploding Kittens è un caso raro e sorprendente: un gioco di carte irriverente, caotico e visivamente irresistibile che è diventato un fenomeno virale, riconoscibile anche da chi non è appassionato di divertimento “senza corrente”.
Tutto ebbe inizio nel 2009, quando un giovane vignettista di nome Matthew Inman lanciò The Oatmeal, un sito web che sarebbe presto diventato un fenomeno cult. Con uno stile grafico volutamente grezzo e un umorismo fuori dagli schemi, Inman iniziò a pubblicare strisce comiche, quiz bizzarri e articoli ironici che mescolavano scienza, vita quotidiana e pura follia.
I suoi soggetti? Velociraptor incatenati a un letto a castello, cavalli petomani, l’apocalisse zombie e, naturalmente, gatti. Gatti cattivi, paranoici, cospirazionisti, protagonisti di numerosi fumetti divenuti virali sul web e fonte d’ispirazione per la futura avventura editoriale di Matthew.
Spostiamo ora l’attenzione sul secondo protagonista di questa vicenda: il talentuoso game designer Elan Lee. La sua carriera è iniziata nel mondo degli effetti speciali, più precisamente presso l’Industrial Light & Magic, dove ha lavorato anche agli effetti visivi di Star Wars: Episodio I. In seguito è stato assunto dai Microsoft per sviluppare videogames originali per PC e Xbox, mentre parallelamente si dedicava alla creazione del primo Alternate Reality Game della storia.
Questa particolare forma di gioco si sviluppa online utilizzando una varietà di strumenti come blog, email, minisiti e forum per offrire agli utenti una serie di indizi che li conducono a luoghi o oggetti nel mondo reale: una sorta di caccia al tesoro digitale.
Ma non è tutto. Elan Lee ha anche contribuito alla realizzazione di uno dei video più virali nella storia di YouTube: Where the Hell is Matt?. Ed è proprio grazie a questo progetto che ha conosciuto il fumettista Matthew Inman.
A completare il trio di menti creative arriva anche Shane Small, pioniere della narrazione interattiva e profondo conoscitore dei social media emergenti. Ed è così che, dalla fusione di questi talenti del mondo digitale, è nato… un piccolo gioco di carte assolutamente analogico.
Semplice ma dal potenziale esplosivo Bomb Squad, così era chiamato in origine, combinava bluff, tensione e colpi bassi tra amici. Durante il proprio turno, ogni giocatore poteva usare carte dalla propria mano per attivare azioni speciali, poi era obbligato a pescare una carta da un mazzo comune. Se si trattava di una Bomba si veniva eliminati dal gioco, a meno ché non si avesse in mano una carta Disinnesco da scartare. Ovviamente, l’ultimo giocatore che rimaneva in vita era il vincitore.
Di base si trattava di un gioco di fortuna, ma le cose diventavano più interessanti grazie alle carte azione che permettevano di manipolare il mazzo, rubare carte agli avversari e creare situazioni imprevedibili e vendicative. Bomb Squad era divertente e coinvolgente, ma mancava ancora qualcosa: quel dettaglio assurdo, irrinunciabile, che lo rendesse davvero unico.
E fu lì che Matthew Inman ebbe l’intuizione decisiva: mancavano i gatti. Così le bombe divennero degli Exploding Kitten(Gattini Esplosivi), mentre le carte salvezza vennero ribattezzate Disinnesgatto.
Presentato sulla piattaforma di finanziamento web Kickstarter con un obiettivo iniziale di 10.000 dollari, il gioco superò quella soglia in appena otto minuti e arrivò a chiudere la campagna con la cifra record di 8,78 milioni di dollari, finanziato da ben 219.382 sostenitori.
Da quel momento in poi, è proprio il caso di dirlo, esplose in tutto il mondo. Quella che era nata come una semplice idea si trasformò in una vera e propria mania globale. Arrivarono presto nuove edizioni: la versione tascabile per giocare ovunque, quella extra large per un’esperienza esagerata, una pensata apposta per due soli giocatori, una versione infestata da zombie e persino una vietata ai minori. A queste si aggiunsero diverse espansioni, progettate per arricchire ulteriormente il gioco base e renderlo ancora più imprevedibile.
Dieci anni dopo il suo debutto “umile” su Kickstarter, Exploding Kittens è ormai diventato un fenomeno culturale a tutto tondo. Oltre a una valanga di gadget, peluche e merchandising, il gioco ha ispirato anche una demenziale serie animata prodotta da Netflix, in cui Dio scende sulla Terra nel corpo di un gatto e cerca di convivere con una famiglia piuttosto fuori dagli schemi.
Divertente, immediato e sopra le righe, Exploding Kittens resta ancora oggi uno dei titoli migliori per introdurre chiunque al mondo dei giochi da tavolo moderni. Le regole semplici e il suo umorismo dissacrante continuano a conquistare adulti, bambini e chiunque ami una buona dose di caos condita da risate.