Biohacking: tutto quello che devi sapere

Può comportare cambiamenti al proprio corpo, alla dieta e allo stile di vita per migliorare la propria salute

Paola Miretta
|46 giorni fa
Biohacking: tutto quello che devi sapere
6 MIN DI LETTURA
Biohacking è un termine ampio che viene usato per indicare un auto-miglioramento nello stile di vita, in molteplici ambiti. Può comportare cambiamenti al proprio corpo, alla dieta e allo stile di vita per migliorare salute e  benessere.
Trattandosi di un miglioramento dello stile di vita da ogni punto di vista, il biohacking spazia dagli sforzi per migliorare la funzioni cerebrali alle strategie per controllare il peso corporeo. Alcune azioni si possono attuare in autonomia nel proprio ambiente, mentre altre azioni necessitano di un ambiente adatto e della supervisione di operatori esperti. Non tutte le pratiche di biohacking sono prive di rischi e danno risultati certi. L’elemento della personalizzazione è fondamentale.
Questo articolo esplora il biohacking, i suoi tipi, lo stato della ricerca attuale e i rischi insiti in alcune azioni. Prendiamo in considerazione anche gli esami diagnostici necessari, il rapporto con le biotecnologie e gli aspetti più legali. Ci chiediamo anche se l’estensione della prospettiva di vita (nonché della sua qualità) attraverso il biohacking è davvero possibile.
Tipi di biohacking
Ci sono varie forme di biohacking. I tre tipi più popolari sono la biohacking biologico, la nutrigenomica e l’applicazione diretta al corpo umano di tecnologie (come l’utilizzo di sistemi di monitoraggio).
La biologia fai-da-te
Il biohacking fai da te, che alcune persone chiamano anche garage biology, coinvolge esperti in campi scientifici che condividono tecniche e informazioni di biohacking con persone che non sono esperte. Ciò consente a più persone di condurre esperimenti su se stesse al di fuori di un ambiente vincolato.
Alcune persone considerano la biologia fai-da-te come una rivoluzione aperta contro l’istituzionalizzazione accademica della scienza e mirano a diffondere un atteggiamento scientifico nei cittadini comuni senza un rigido gatekeeping. Credono che la biologia fai-da-te generi più idee, libertà, inclusività e improvvisazione. La biologia fai da te include vari campi di biohacking, tra cui:
  • Microbiologia
  • Nutrizione
  • Biologia biomedica e sintetica
Nutrigenomica
La nutrigenomica è un altro tipo di biohacking che si concentra su come il cibo interagisce con i geni delle persone. Allo stesso modo, esplora come i geni di una persona influenzano la risposta del suo corpo al cibo.
Molti ricercatori stanno usando la nutrigenomica per saperne di più sulla dieta e sui geni, su come questi possano influenzare i rischi per la salute di una persona e aiutare a trovare nuovi modi per prevenire e curare diverse patologie.
Una persona può inviare un campione di DNA a un laboratorio specializzato, dove viene analizzata la sua composizione genetica. Quindi, un team sanitario di esperti può utilizzare i risultati per creare un piano nutrizionale ottimale. Ciò può comportare il consiglio di evitare alcuni alimenti che si combinano malamente con la predisposizione genetica del soggetto esaminato.
Grinder 
I Grinder sono biohacker che si considerano i pionieri nell’ottimizzazione e alterazione del corpo umano attraverso l'uso della tecnologia.
Questo tipo di biohacking, in genere, coinvolge dispositivi impiantati sotto pelle e l’uso della tecnologia per eseguire modifiche corporee, al fine di migliorare le prestazioni, potenziare le capacità, sviluppare un aspetto cibernetico.
Il biohacking funziona? 
Poiché il biohacking è poco regolamentato e molte persone non pubblicano i loro risultati, è difficile dire quale percentuale di esso abbia successo. Mentre ci sono grandi comunità online che condividono le loro scoperte, non c’è modo di determinare l’accuratezza di molti degli esperimenti fai-da-te.
Tuttavia, alcune ricerche attuali hanno scoperto che diversi tipi di biohacking sono efficaci.
Per esempio, utilizzando la nutrigenomica si è scoperto che il fruttosio rimodella aspetti vitali della regolazione genica, cosa che potrebbe avere impatto su come l’infiammazione cronica può degenerare in malattia. 
Alcune azioni efficaci
Si può cercare di migliorare salute, produttività e funzioni cognitivi attraverso diverse azioni.
Dieta e Digiuno intermittente 
Le modifiche dietetiche e nutrizionali sono pratiche comuni di biohacking che comportano il consumo di integratori alimentari (vitamine, minerali, antiossidanti, acidi grassi essenziali, prebiotici e probiotici) per migliorare il metabolismo, aumentare la produzione di energia, migliorare la sensibilità all’insulina, innescare la perdita di peso, migliorare le prestazioni fisiche, prevenire le malattie croniche e aumentare la durata della vita.
Il biohacking dietetico include anche modelli dietetici specifici, come una dieta chetogenica o il digiuno intermittente, per modulare la produzione di energia e il metabolismo. Comprendere la relazione tra genoma umano, nutrizione e salute (nutrigenomica) è un prerequisito per ottenere risultati sulla salute e il benessere. Un altro passo vitale incluso nel biohacking dietetico è l’uso continuo di dispositivi di monitoraggio del metabolismo cellulare, come dispositivi di monitoraggio della glicemia e analizzatori del respiro.
Una delle pratiche più utilizzate, al riguardo, è il digiuno intermittente, un regime alimentare in cui la persona mangia solo in determinati orari e digiuna in alcuni periodi intermedi. Ad esempio, si può mangiare solo in una finestra di 8 ore tra mezzogiorno e le 20:00, mentre si digiuna il resto della giornata.
Il digiuno può aiutare con:
  • Ridurre la percentuale di grasso corporeo.
  • Ridurre la pressione sanguigna.
  • Abbassare la frequenza cardiaca.
  • Ridurre l’infiammazione.
  • Incrementare la resistenza allo stress cardiaco.
  • Diminuire gli zuccheri nel sangue.
Agire sull’energia
Il biohacking energetico è una delle categorie più comunemente utilizzate, che spesso include l’applicazione di strategie per il miglioramento del sonno e per l’abbassamento dei livelli di stress. Questi due aspetti sono particolarmente cruciali, in quanto la privazione del sonno e lo stress cronico possono influenzare negativamente il metabolismo energetico complessivo.
La terapia della luce viene utilizzata per regolare il ritmo circadiano e ripristinare il ciclo sonno-veglia. I dispositivi di monitoraggio del sonno vengono utilizzati per monitorare la qualità del sonno quotidianamente. Varie app di meditazione possono essere cruciali sia per il supporto del sonno sia per dare sollievo dallo stress. Altre tecniche utilizzate nel biohacking energetico includono il consumo di vitamina B12 e integratori di magnesio, l’uso di occhiali protettivi per la luce blu e l’assunzione moderata di caffeina.
Caffeina
La caffeina può aiutare ad aumentare la vigilanza e la produttività e aiutare una persona a sentirsi più concentrata.
Tuttavia, le persone dovrebbero usare la caffeina con moderazione, poiché può produrre effetti collaterali come aumento della pressione sanguigna, bruciore di stomaco e mal di testa.
Biohacking e prestazioni atletiche
Gli atleti spesso cercano soluzioni di biohacking per migliorare le loro prestazioni fisiche e velocizzare il recupero da eventuali infortuni. L’esercizio in sé è un prezioso metodo di biohacking che aiuta ad aumentare la biogenesi mitocondriale, il metabolismo energetico cellulare, la sensibilità all’insulina e il rilascio dell’ormone della crescita, cose che supportano contemporaneamente la riparazione e la rigenerazione cellulare.
I comuni metodi di biohacking per migliorare le prestazioni fisiche includono la terapia del freddo, la terapia del calore, la terapia delle vibrazioni, la terapia del campo elettromagnetico pulsato, la terapia della luce rossa per la guarigione e il consumo di integratori, come creatina, aminoacidi, elettroliti e bevande energetiche.
Terapia con acqua fredda
La terapia con acqua fredda è una tendenza sempre più popolare in termini di salute e coadiuvante dell’esercizio fisico che può avere vari benefici. Prevede l’immersione nell’acqua a una temperatura tipicamente inferiore a 59°F (15°C). Questo può essere attraverso il nuoto in acque libere o l’uso di bagni di ghiaccio.
L’acqua fredda sembra avere molti effetti positivi di reset a livello del:
  • Sistema cardiovascolare
  • Sistema immunitario
  • Sistema endocrino
  • Sistema nervoso
Tuttavia, ci sono rischi legati a questa pratica come:
  • Shock da freddo
  • Ipotermia
Le persone interessate a questo tipo di trattamento, ovvero il nuoto in acqua fredda o l’immersione in vasca ghiacciata, possono provare un programma di acclimatazione sotto la supervisione di un professionista qualificato. Ciò comporta l’esposizione all’acqua fredda per brevi periodi e l’aumento lento del tempo di immersione così da incrementare gradualmente la propria tolleranza al freddo.
Rallentare gli effetti dell’invecchiamento
Il biohacking legato ai processi di invecchiamento si concentra principalmente sulla senescenza cellulare per migliorare la longevità. L’apoptosi, nota anche come morte cellulare programmata, è un processo fisiologico naturale per rimuovere le cellule danneggiate (cellule senescenti). Con l’età, questo processo rallenta, portando all’accumulo di cellule senescenti, all’incremento dell’infiammazione, alla rottura delle cellule adiacenti, all’accelerazione del processo di invecchiamento e all’insorgenza di malattie legate all’età.
Inibire la produzione di cellule senescenti o invertire il processo di senescenza cellulare è la principale area di interesse nel biohacking dell’età per promuovere la salute e la rigenerazione cellulare. I metodi comunemente praticati includono la terapia della luce rossa, la terapia con cellule staminali, la crioterapia, la terapia laser non ablativa e il consumo di integratori di supporto all’anti-invecchiamento (coenzima Q10, polifenoli, L-carnitina e Urolitina A).
E la salute cerebrale?
Vari modulatori di neurotrasmettitori, come il fattore neurotrofico derivato dal cervello (BDNF), svolgono ruoli vitali nella promozione della neurogenesi (formazione di nuovi neuroni) e della neuroplasticità (formazione di nuove connessioni tra i neuroni). Alti livelli di questi modulatori nel cervello sono associati a migliori funzioni cognitive e di memoria e a neuroprotezione.
Oltre ad aumentare i livelli di BDNF attraverso l’esercizio fisico, i biohacker cerebrali spesso si affidano al consumo di nootropici per migliorare la loro efficienza cognitiva. Altre pratiche comuni includono il trascinamento delle onde cerebrali, la terapia di stimolazione magnetica transcranica, la terapia di neurofeedback, il lavoro cerebrale, i giochi cerebrali e la meditazione.
Rischi del Biohacking
Sebbene il biohacking sia un concetto potente per sostenere la promozione della salute fisica e mentale, alcune forme di esso, tra cui le manipolazioni genetiche e l'autosomministrazione di farmaci non regolamentati, possono presentare gravi rischi per la salute pubblica. In realtà, siamo ancora in un ambito poco regolamentato.
La comunità scientifica autorizzata dovrebbe impegnarsi attivamente con la comunità di biohacking per garantire l'applicazione sicura e protetta degli approcci scientifici e per prevenire l'uso non etico e illegale di materiali biologici.
Inoltre, l’efficacia delle varie tecniche di Biohacking sull’incremento dell’aspettativa e della qualità della vita non è ancora del tutto provata. Non è semplice misurare i risultati e nemmeno monitorarli nel tempo in maniera corretta. Per fare questo, occorre essere seguiti da un team esperto.