Ecco maturate le autunnali bacche del tasso, albero diffuso nei giardini storici

L'età delle piante ricavata dal contesto in cui si trovano

Dea De Angelis
|26 giorni fa
Albero di tasso o "albero della morte" nei Giardini Merluzzo di Piacenza - © Libertà/Dea De Angelis
Albero di tasso o "albero della morte" nei Giardini Merluzzo di Piacenza - © Libertà/Dea De Angelis
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Ecco comparire tra i rami della folta chioma del tasso, le rosse bacche autunnali in contrasto con le verdi foglie. Non sono frutti ma arilli, formazioni carnose che ricoprono un seme molto velenoso. La terza stagione dell’anno è iniziata da pochi giorni e i viventi "si vestono" seguendone il ritmo. Il tasso è un albero sempreverde dall’aspetto simile nelle quattro stagioni ma le bacche rosse maturate in questo periodo raccontano molto del cambio stagione.
È pianta ornamentale diffusa nelle aree verdi urbane di Piacenza, nei giardini pubblici della provincia (Parco Lucca di Fiorenzuola), nei giardini privati dei castelli (Villa Anguissola Scotti di Agazzano) e anche nei giardini privati dei cittadini. Si presenta allo stato naturale oppure sagomata secondo l’antica arte topiaria, spesso a formare un labirinto, come nel giardino storico di Grazzano Visconti.
Gli arilli carnosi sono molto apprezzati dagli uccelli e maturati in questi giorni
Gli arilli carnosi sono molto apprezzati dagli uccelli e maturati in questi giorni
Passeggiando ai Giardini Merluzzo, in pieno centro storico, a Piacenza, favoriti da un clima ancora estivo, impossibile non notare, seduti nelle panchine del luogo, grandi e secolari alberi: platani, tigli e - appunto - tassi. Due di questi (in totale sono sei) si notano in particolar modo perché antistanti la chiesa di San Savino. Sulla loro corteccia è a vista un cartellino simbolo del censimento del verde urbano. Alti e prestanti, i due tassi - dicevamo - nascondono tra la chioma sempreverde segnali della stagione che cambia: le bacche rosse, gli arilli mangiati dagli uccelli. Il tasso - fate attenzione - è anche chiamato “albero della morte”. Perché? Perché tutte le sue parti sono velenose: foglie, rami, tronco, radici, ad eccezione delle colorate bacche che contengono il seme, pure esso velenoso. La natura a volte è diabolica. Rosse ed evidenti nella macchia verde dell’albero possono essere notate e mangiate (dagli uccelli) che quindi favoriscono la dispersione della pianta. Agli alberi spesso vogliamo dare un’età. Le dimensioni in genere sono un buon carattere utile, ma non strettamente attendibile perché ogni specie vegetale ha il suo ritmo di crescita, più o meno rapido. Quindi, in alternativa, come noto, ne contiamo gli anelli di crescita disegnati nella sezione del tronco. Si può fare anche in altra maniera. Gli alberi di tasso messi a dimora ai Giardini Merluzzo, per esempio, quanti anni avranno? Una risposta la ricaviamo dallo storico. Quest’area verde in città, seconda per importanza storica solo ai più noti Giardini Margherita, vicino alla stazione ferroviaria, è sorta tra via Alberoni e via Roma tra fine Ottocento e inizio Novecento. Gli alberi presenti - platani, tigli, tassi - non superano quindi il secolo di età e viste le dimensioni - come dicevamo - non superano il secolo ma ci si avvicinano.
La corteccia a vista di uno dei sei tassi presenti nell'area verde
La corteccia a vista di uno dei sei tassi presenti nell'area verde