Alluvioni e piene, a ColtiviAmo Piacenza scopriamo chi ci difende
Stasera appuntamento alle 21 su Telelibertà: protagonista il Consorzio di Bonifica

Marzia Foletti
|13 giorni fa

Marzia Foletti con il direttore del Consorzio di Bonifica di Piacenza Pierangelo Carbone
C’è una forza silenziosa che scorre sotto la pelle della città. É l’acqua. La puntata di questa sera di ColtiviAmo Piacenza, in onda alle 21 su Telelibertà, scritta e condotta dalla giornalista Marzia Foletti, parla del ruolo fondamentale del Consorzio di Bonifica di Piacenza. La nostra città è servita da un sistema di bonifica fondamentale per la sicurezza idraulica e lo sviluppo urbano. Il Consorzio gestisce un reticolo di canali, impianti idrovori e casse di espansione che garantiscono il corretto deflusso delle acque meteoriche e la protezione del territorio, anche in aree sotto il livello del fiume Po. L’area urbana, circa 1.750 ettari, è drenata dai canali Settentrionale e Rifiuto, che convogliano le acque all’impianto idrovoro Finarda attivo dagli anni ’30. I canali diversivi Est e Ovest evitano l’allagamento della città convogliando le acque dei bacini collinari verso il Nure e il Trebbia. L’impianto Armalunga, anch’esso realizzato negli anni ’30, serve oltre 2.400 ettari nell’area suburbana, scaricando nel Po.
Dopo le piene del 1994 e 2000 è stata realizzata anche la cassa di espansione Farnesiana, a supporto del collettore Riello. Nel territorio provinciale operano anche impianti come Zerbio, costruito per gestire i cambiamenti del livello del Po dovuti alla centrale di Isola Serafini. Il sistema di bonifica, costantemente mantenuto e aggiornato, rappresenta un’infrastruttura indispensabile per la tutela idraulica, la gestione delle acque e lo sviluppo sostenibile della città. La produzione del programma è affidata ad Alessandra Colpo, costruzione e montaggio sono a cura di Sara Groppi, le riprese sono realizzate da Gianfranco Di Silvestro e Davide Franchini.