Sicurezza: via Dante, Corso e largo Erfurt, stretta col daspo

In Consiglio comunale ruvido dibattito su mozione di FdI. Grazie a emendamenti, prevale infine il sì trasversale a più interventi repressivi e telecamere

Gustavo Roccella
Gustavo Roccella
|8 giorni fa
Sicurezza: via Dante, Corso e largo Erfurt, stretta col daspo
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«Potenziare a videosorveglianza e la presenza della polizia locale, soprattutto in orario serale e nei weekend », modificare il regolamento di polizia urbana “al fine di estendere formalmente il Daspo urbano individuando le aree sensibili della città (in particolare largo Erfurt, viale Dante e corso Vittorio Emanuele) nella quali applicarlo». Sono i principali impegni che il consiglio comunale indica alla giunta con l’approvazione di buona parte della mozione in tema di sicurezza presentata da FdI. Un voto bipartisan arrivato ieri in aula al termine di uno spigoloso confronto in cui hanno infine prevalso i pontieri di maggioranza e opposizione che, in virtù anche di una sospensione dei lavori e di paio di emendamenti al testo, hanno reso possibile la convergenza.
Lo scoglio più ostico ha riguardato il concetto di daspo urbano. La sindaca Katia Tarasconi ha insistito nel sostenere che il quadro normativo, tra i «limitati» strumenti lasciati al Comune in una materia - la pubblica sicurezza - che «è di esclusiva responsabilità statuale», attribuisce solo al questore il potere di emanare daspo nei confronti di persone ritenute problematiche, cioè «divieti di accesso a certe zone, giardini o locali». Un sindaco può invece disporre ordini di allontanamento (oda), cioè «far allontanare da certi posti, per una durata di 48 ore, soggetti che tengono comportamenti che turbano la quiete pubblica e il decoro». Sicurezza,