Ad Armani una via o luogo all’altezza del suo prestigio

All’unanimità l’ok alla mozione del centrodestra per intitolare uno spazio urbano al maestro

Gustavo Roccella
Gustavo Roccella
|8 giorni fa
Giorgio Armani
Giorgio Armani
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Approvata all’unanimità in consiglio comunale la mozione del centrodestra per intitolare a Giorgio Armani una strada, un parco o altro luogo urbano. Iniziativa, ha precisato Jonathan Papamarenghi (civica di centrodestra) nell’illustrarla, non in contrapposizione ad altre come il murales proposto dalla sindaca Katia Tarasconi pochi giorni dopo il 4 settembre, data della scomparsa del maestro della moda nato a Piacenza.
E’ bene che la scelta cada su «un luogo rappresentativo, non un’area o una via periferica, ma centrale», ha considerato Papamarenghi «anche pensando a una revisione delle vie cittadine, una ricollocazione che tenga conto dell’evoluzione del tempo», ha spiegato evocando i cambi di nomi che ha avuto persino piazza Cavalli.
Armani credo che sia l’italiano più conosciuto al mondo e che meriti un riconoscimento nella sua città, uno spazio consono, non certo periferico », ha convenuto la sindaca dando conto di alcune idee scaturite nell’ambito dell’amministrazione: dalla nuova scuola in costruzione all’ex Manufattura Tabacchi all’Infrangibile («Luogo di didattica e l’indirizzo di Armani era di parlare con i giovani») alla biblioteca in fase di ristrutturazione in viale Dante. E «molto bello sarebbe largo Baciocchi di fronte a Palazzo Farnese, tra due scuole importanti (Gioia e Romagnosi, ndr), spazio che però andrebbe risistemato», ha aggiunto Tarasconi nell’esprimere in ogni caso la «speranza che su questo tema ci si trovi d‘accordo, valutiamolo insieme facendo un lavoro condiviso».
«A me viene in mente una suggestione », ha dato il suo contributo Patrizia Barbieri (civica di c entrodestra) rievocando i contatti avuti con lo staff del maestro quando, durante il suo mandato, si pensò di organizzare una mostra su “I grigi di Armani”, la prima colorazione che ne ha contraddistinto la produzione. «Avrebbe dovuto tenersi al Farnese e i suoi collaboratori fecero sapere che sarebbe stato lieto che, al di là della mostra, nel Palazzo si individuasse uno spazio per una esposizione permanente che ne celebrasse il genio». Tutta l’iniziativa si fermò causa Covid.
Plauso per la mozione anche da Salvatore Scafuto (Pd) e Luigi Rabuffi (ApP).