Chiude storica pasticceria. «Non troviamo un erede»

Dopo 45 anni cessa l’attività la "Crazy" di via Appiani: domenica sarà l’ultimo giorno. In pensione anche per i costi «lievitati in maniera esorbitante»

Riccardo Foti
|21 giorni fa
Da sinistra Silvana Marazzi con Silvia Pomella e Lorenzo Pides: dopo 45 anni la pasticceria "Crazy" chiude i battenti -- © Libertà/Riccardo Foti
Da sinistra Silvana Marazzi con Silvia Pomella e Lorenzo Pides: dopo 45 anni la pasticceria "Crazy" chiude i battenti -- © Libertà/Riccardo Foti
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I suoi croissant dai mille ripieni  - primo su tutti, quello alla crema allo zabaione - in questi oltre 45 anni di attività hanno saputo conquistare tutti, insieme alle paste, i pasticcini, le torte. Merito dell’alta qualità delle materie prime ma anche di una dedizione e professionalità maturata con l’esperienza. Adesso però è arrivato il momento di abbassare la serranda per la storica pasticceria “Crazy” di via Appiani, tra le ultime a Piacenza ad avere ancora un laboratorio. Domenica sarà l’ultimo giorno di apertura per la pasticciera Silvana Marazzi - che qui lavora dall’età di 15 anni - e la gestrice Silvia Pomella che è subentrata nel 2017 insieme al marito Fiorenzo Pides.
«Ci mancherà venire qui la mattina presto a preparare le colazioni, ma adesso è giusto anche godersi un po’ la pensione - spiega Marazzi -. Qui ho iniziato quando ero giovane imparando tutti i segreti della pasticceria e della tradizione. Negli anni per mantenere l’attività si sono susseguiti diversi soci». Ma adesso l’aumento dei costi d’affitto e della luce non permettono più di andare avanti, spiega Pomella: «Sono lievitati in maniera esorbitante - dice -. L’interesse a rilevare l’attività c’è, abbiamo ricevuto proposte da parte di diversi giovani. Ma i prezzi sono alti anche per loro e giustamente non riescono a sostenerli».