Spunta un ordigno sotto ponte Lenzino: arrivano gli artificieri

L'hanno trovato gli operai al lavoro sul maxi cantiere. Oggi, venerdì, incontro in Prefettura per i dettagli delle evacuazioni

Paola Brianti
Paola Brianti
|47 giorni fa
L'ordigno riaffiorato dal Trebbia
L'ordigno riaffiorato dal Trebbia
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Un ordigno bellico inesploso risalente alla Seconda guerra mondiale è spuntato ieri, giovedì 4 settembre, nel greto del Trebbia, appena sotto il maxi cantiere da 36 milioni di euro di ponte Lenzino, cui stanno lavorando alacremente gli operai che avrebbero dovuto consegnare la struttura con i piloni “a ricciolo” entro agosto. E sono stati proprio loro a trovare il manufatto inesploso, mentre cercavano di recuperare attrezzature che la piena nella notte tra lunedì e martedì aveva spostato qualche metro più in là.
L'ordigno bellico inesploso
L'ordigno bellico inesploso
«Non sappiamo se l’ordigno fosse lì e sia affiorato dopo la piena, oppure se le acque del fiume l’abbiano portato a valle», dice il sindaco di Corte Brugnatella Renato Bertonazzi, mentre a fianco degli artificieri attende di capire cosa accadrà alle famiglie residenti nell’area. Verso le 18 è arrivato l'atteso verdetto: sarà fatto brillare altrove e le procedure per evacuare le famiglie in fase di rimozione, così come l'area da evacuare, saranno chiarite oggi, venerdì, a seguito di un incontro in Prefettura.
La zona non è nuova a ritrovamenti di questo tipo: durante la Seconda Guerra Mondiale, gli aerei qui avevano picchiato durissimo. «Sul ponte, i nostri vecchi dicono che non erano riusciti a buttarlo giù anni di bombardamenti - ricorda il sindaco - Solo il Trebbia ce l’ha fatta». E detta così, sembra un’ode al fiume.
Il tratto recintato in attesa degli artificieri
Il tratto recintato in attesa degli artificieri