Processo per la morte di Aurora Tila, spunta un nuovo testimone

Si tratterebbe di un ex compagno di cella del 15enne accusato di omicidio volontario della ragazzina. Probabile lo scontro in aula sull'ammissibilità della testimonianza

Paolo Marino
Paolo Marino
|43 giorni fa
Palloncini bianchi all'esterno del liceo Colombini a Piacenza e un'immagine di Aurora, la 13enne morta tragicamente dopo essere precipitata dal tetto di un palazzo nel quale viveva con la madre
Palloncini bianchi all'esterno del liceo Colombini a Piacenza e un'immagine di Aurora, la 13enne morta tragicamente dopo essere precipitata dal tetto di un palazzo nel quale viveva con la madre
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Il processo per la morte di Aurora Tila oggi potrebbe iniziare con un colpo di scena. Il racconto di un nuovo testimone chiave sarà sottoposto alla corte chiamata a giudicare il 15enne piacentino accusato dell'omicidio volontario dell'ex fidanzata. Un delitto che, secondo la procura, è aggravato dallo stalking.
La nuova testimonianza, emersa nelle ultime settimane, arriva da un ex compagno di cella dell'imputato. Avrebbe ricevuto alcune confidenze, che suonerebbero come una confessione e un'ammissione di responsabilità.
Il processo con rito abbreviato si celebra a Bologna presso il tribunale per i minorenni. Per oggi è previsto il confronto tra il medico legale, incaricato dalla procura di eseguire l'autopsia della 13enne, e quelli della difesa. Si tratta di esperti che sostengono tesi opposte circa la ricostruzione della caduta di Aurora dal settimo piano del palazzo di via IV Novembre, dove viveva con la madre, la mattina di quel tragico 25 ottobre 2024. Ma è probabile che oggi, in apertura del processo, terrà banco prima di tutto il tema dell'ammissibilità della nuova testimonianza. Ed è facile immaginare che su tale punto sarà scontro tra pm e difesa.
Il giovane imputato, da quasi un anno detenuto a Bologna, ha sempre respinto l'accusa, sostenendo che Aurora si sia gettata volontariamente nel vuoto o sia caduta accidentalmente. D'altro canto, ci sono tre testimoni oculari che affermano d'aver assistito a una colluttazione tra i due sul terrazzo del palazzo. Particolarmente significativo quanto riferito da un uomo che passeggiava sul Pubblico Passeggio: sostiene di aver sentito i due gridare e di aver visto la ragazza disperatamente aggrappata alla ringhiera del terrazzo e il ragazzo picchiarle con le ginocchia sulle mani per farla cadere.