Piacenza perde 5 magistrati, «Inevitabili rinvii dei processi»

Organico dimezzato dei giudici civili e via due pm. I rinforzi (parziali) arriveranno solo a dicembre. La preoccupazione degli avvocati

Paolo Marino
Paolo Marino
|15 giorni fa
Invio in corso posta elettronica: foto16, foto17, foto18, foto19, foto20, foto10, foto11, foto12, foto13, foto14, foto15 tribunale di piacenza, ingresso sezione civile palazzo landi
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Tempi duri per il tribunale e per la procura di Piacenza. Il recentissimo trasferimento di cinque magistrati mette gli uffici giudiziari sotto pressione e rischia di allungare i tempi dei processi. A rischio soprattutto il settore civile, che ha perso tre giudici su sette.
Una situazione che suscita la preoccupazione dell’Ordine degli avvocati di Piacenza, che in questi giorni ha assistito a molti rinvii dei procedimenti in corso. L’improvvisa carenza di giudici ha infatti costretto i magistrati rimasti in servizio a portare avanti le cause più urgenti, posticipando giocoforza le altre.
« Purtroppo, la fortunata e rara congiuntura dei mesi scorsi, di completezza dell’organico dei magistrati dei nostri uffici giudiziari, è rapidamente giunta a termine, in ragione di una nutrita serie di trasferimenti», osserva con rammarico Franco Livera, presidente dell’Ordine. L’impatto è già evidente. «Nonostante l’impegno dei magistrati rimasti, che hanno aggiunto ulteriore carico a quello già loro assegnato e nonostante il supporto dei magistrati onorari, si stanno determinando inevitabili differimenti e rinvii», sottolinea il presidente degli avvocati piacentini. «Non resta che confidare nell’arrivo di nuovi giudici prosegue - sebbene sembri chiaro già da ora che i nuovi titolari saranno in ogni caso in numero minore di quelli trasferiti. E quindi è da mettersi in conto che anche il 2026 sarà un anno di sofferenza nell’amministrazione della giustizia ». L’avvocatura, «in quanto interprete delle legittime attese dei propri rappresentati, privati ed imprese, che necessitano di tempi certi della giustizia (tempi richiesti anche dagli impegni assunti dall’Italia in sede internazionale) » esprime quindi «la propria viva e profonda preoccupazione». A risentire maggiormente il contraccolpo dei trasferimenti è la sezione civile del tribunale, che il 22 settembre ha salutato i giudici Laura Ventriglia e Stefano Aldo Tiberti (entrati in servizio al tribunale di Milano) ed Evelina Iaquinti (trasferitasi al tribunale di Imperia). Ad occuparsi di cause civili e di lavoro, di procedure concorsuali, come fallimenti e concordati, e del diritto di famiglia rimangono i giudici Antonino Fazio, Camilla Milani, Maddalena Ghisolfi e la presidente della sezione Marisella Gatti. Quasi un dimezzamento.
I rinforzi, come sottolinea l’avvocato Livera, saranno parziali: due giudici in arrivo per tre che se ne sono andati. È previsto che dopo la metà di dicembre il giudice Alessandro Rago, attualmente in servizio nel settore penale, vada a lavorare in quello civile. Si aggiungerà un giudice di prima nomina che sta attualmente svolgendo la pratica a Milano.
Non va meglio in procura. A settembre se ne sono andati due sostituti procuratori: Daniela Di Girolamo, che ora è giudice civile a Modena, e Matteo Centini, trasferitosi alla procura di Milano. Anche gli uffici requirenti dovranno aspettare per accogliere i sostituti. Un nuovo pm arriverà il 18 dicembre, mentre per la seconda scrivania rimasta vuota sarà necessario attendere qualche mese in più perché la magistrata che la occuperà è in aspettativa per gravidanza. A sobbarcarsi i carichi di lavoro sono rimasti quattro pm: Emanuela Podda, Ornella Chicca, Antonio Colonna ed Emilio Pisante, guidati dalla procuratrice Grazia Pradella.