Aurora, processo rinviato al 26 giugno. Si aggiunge lo stalking

Oggi a Bologna la prima udienza, per il 15enne accusato di omicidio volontario un nuovo capo di imputazione

Paolo Marino
Paolo Marino
June 19, 2025|6 giorni fa
Fiori e palloncini bianchi per ricordare Aurora Tila e un'immagine della tredicenne precipitata dal terrazzo del palazzo dove viveva con la madre
Fiori e palloncini bianchi per ricordare Aurora Tila e un'immagine della tredicenne precipitata dal terrazzo del palazzo dove viveva con la madre
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È iniziato a Bologna oggi, 19 giugno, e subito rinviato, il processo contro il 15enne accusato di aver ucciso Aurora Tila, facendola cadere dal terrazzino del palazzo di via IV Novembre dove la ragazza viveva con la madre.
L'udienza è stata rinviata a giovedì 26 giugno. Per il quindicenne è stato formulato un nuovo capo di imputazione per stalking.
Un delitto commesso il 25 ottobre 2024. L'udienza, fissata alle 9.30, era di natura tecnica. Il giudice deve decidere se accogliere la richiesta del difensore, l'avvocato Ettore Maini, di celebrare il processo con rito abbreviato, subordinandolo ad ascoltare in aula due medici legali di parte, che contestano le conclusioni a cui è arrivato il medico legale incaricato dalla procura.
Secondo l'accusa, il ragazzo ha sollevato la ex spingendola oltre la ringhiera del terrazzino, facendola precipitare per sette o otto metri su un balcone sottostante. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto l'adolescente picchiare sulle mani di Aurora, disperatamente aggrappata alla ringhiera. La procura dei minorenni di Bologna non ritiene credibile il racconto del ragazzo, che ha parlato prima di un incidente e poi di un suicidio. Ma i medici legali incaricati dalla difesa sollevano molti dubbi sull'esito dell'autopsia, che esclude lo scenario del suicidio.
È intanto emerso come quel tragico appuntamento dovesse essere l’ultimo per dirsi addio. Nella notte il ragazzo aveva mandato un messaggio: «Voglio vederti e salutarti l’ultima volta per bene». Aurora gli aveva risposto: «Promettimi che non ci cercheremo più».