Antonino, 15 anni, selezionato tra 6mila per l'Accademia navale
Il giovane bobbiese, studente dell'Isii Marconi, ha frequentato un camp estivo promosso a Livorno dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Senza cellulare

Elisa Malacalza
July 25, 2025|6 giorni fa

Debora Costa (mamma), Antonino Pavia e Pasquale Pavia (papà) a Livorno
Nato a Bobbio, dove ci sono prati, daini, castagne e montagne, Antonino Pavia, 15 anni, voleva imparare a scivolare sul mare con la bussola delle leggi della fisica e della matematica, le materie dove lui è tra i più forti a scuola, all’Isii Marconi. «Più di tutto, però, volevo conoscere persone nuove, da tutta Italia, senza pregiudizio», racconta. Ci è riuscito così e con un risultato incredibile: dopo aver trovato quasi per caso il bando della presidenza del Consiglio dei ministri nel registro di classe e aver fatto click sulla candidatura, si è piazzato settimo sui 6mila giovani che puntavano al camp estivo nelle scuole di vela all’Accademia di Livorno, alle Scuole sottufficiali della Maddalena e di Taranto e alla “Morosini” di Venezia.
In tutto sono stati selezionati solo in 400, i migliori, tutti nati nel 2008, nel 2009 o nel 2010, e tutti senza insufficienze a scuola e con una buona abilità nel nuoto, che Antonino ha perfezionato al Polisportivo. Lui è stato destinato a Livorno, dove ha vissuto per dieci giorni con rigore “militare”.
I genitori, Pasquale e Debora, nei giorni scorsi, lo hanno raggiunto per la conclusione dell’esperienza, che non è costata nulla alle famiglie: «Mio figlio, pur provenendo da una realtà piccolissima come Bobbio, ha raggiunto questa grande opportunità», spiega la mamma, Debora Costa. «Sono convinta che parte del merito vada agli insegnanti delle scuole di Bobbio e anche dell’Isii Marconi che hanno costruito insieme a lui non solo una formazione ma una strada fatta di valori».
Antonino è tornato a casa, tra i monti, con un po’ di mare addosso: «I corsi velici sono stati preziosi, mi hanno dato la possibilità di legare con coetanei da tutta Italia. Ho cercato davvero di dimenticarmi del telefonino, per confrontarmi il più possibile con gli altri». Lo studente è abituato alla disciplina. Dedica parecchie ore infatti alla scherma giapponese, che grazie alla “Taekwondo”, è presente a Bobbio. Non sa se dopo la laurea vorrà mai tornare in Accademia: al momento la sua passione per i motori è troppo grande, gli fa battere il cuore più dei Mondiali. Già pensa di iscriversi a Ingegneria. Il mare intanto forse gli ha confidato un segreto: che a 15 anni ha davanti tutte le strade del mondo, anche da Bobbio.