Addio a Crovini, fece nascere 25mila bimbi
Figlio di partigiani della Valdarda, è stato riferimento a Fiorenzuola e a Vaio. Primo a credere nel dolore dell’endometriosi
Donata Meneghelli
|3 giorni fa

Il dottor Giuseppe Crovini
“Cuore grande e presenza indimenticabile”: così gli affetti e gli amici più cari descrivono il dottor Giuseppe Crovini, morto a 72 anni dopo breve malattia. Il suo sorriso aperto, la capacità di dare sicurezza e infondere tranquillità, l’hanno sperimentata le tantissime donne che ha seguito come ginecologo o che ha aiutato nel percorso di gravidanza. Se si tiene conto che ogni anno nel reparto da lui diretto nascevano fino ai 900 bambini, si fa presto il conto di quanti piccoli abbia visto nascere: oltre 25mila in 30 anni di attività.
Ma Crovini era attento anche alle patologie dell’utero, come l’endometriosi, tanto che aveva trasformato il reparto di Fidenza da lui diretto in un Centro di eccellenza all’avanguardia in tutta Italia per il trattamento dell’endometriosi.
Nativo di Lugagnano, si era laureato nel ‘79 in Medicina – Chirurgia al Policlinico di Napoli, per poi specializzarsi in Ostetricia e Ginecologia pochi anni dopo. Dall’81 aveva cominciato a esercitare come assisten-te ginecologo ospedaliero nell’ospedale di Fiorenzuola dove lavorò sino al 1991, anno in cui passò al reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Vaio a Fidenza. Fu nominato direttore dello stesso reparto nel 2002, portando l’attività da duecento parti all’anno a quasi 950. Quando nel 2013 chiusero il reparto nascite e l’unità di Ostetricia e Ginecologia di Fiorenzuola (a cui seguì la demolizione dell’ospedale) molte donne – sia per il percorso nascita sia per le patologie uterine – si rivolsero proprio a Fidenza, forti della fiducia verso il dottor Crovini, valdardese doc. Dalla Valdarda arrivava a Vaio il 20 per cento delle partorienti.
Crovini sin dal 1992 aveva introdotto in reparto tecniche non invasive per operazioni in laparoscopia sia per patologie benigne che oncologiche. Trent’anni fa, quando le portò lui in ospedale, erano tecniche molto innovative e ancora poco usate. Il medico era infatti diventato responsabile valutatore della Società Italiana di Laparoscopia. Nel 2018 andò in pensione dall’Ausl di Fidenza, continuando però a collaborare con gli ex allievi e colleghi per aiutare a combattere il “dolore invisibile” dell’endometriosi. Riceveva inoltre le pazienti in numerose cliniche private. La malattia poi lo ha fermato. Originario di Lugagnano (dove stasera sarà recitato il rosario alle 20.30), Crovini era sposato con Alessandra con cui ha avuto tre figli: Claudia, Andrea e Beatrice.
La sua mamma era “Cicci”
Suo padre, Felice Crovini, fu partigiano nella 38esima Brigata che operava in Valdarda. Sua madre Claudia Catelli divenne staffetta con nome di battaglia Cicci: è scomparsa quattro anni fa. Era stata presidente dell’Anpi Alta Valdarda. Suo figlio aveva il suo stesso sorriso e la voglia di incidere nella società attraverso il proprio operato.

