Crisi Mcm, al via il piano di rilancio con la composizione negoziata
Affidato alla società Fai l’incarico di predisporre un piano industriale e finanziario
Redazione Online
August 1, 2025|1 giorno fa

La sede di MCM di Vigolzone
Un passo decisivo per il futuro della Mcm Machining Centers Manufacturing S.p.A., storica realtà industriale con sede a Vigolzone e leader mondiale nella progettazione di centri di lavoro per la produzione automatizzata di componenti meccanici di precisione, è stato compiuto: l’azienda si prepara infatti a presentare la domanda per l’accesso alla composizione negoziata della crisi presso la Camera di Commercio.
Una procedura che potrebbe rappresentare una via d’uscita ordinata dalla grave crisi di liquidità che ha investito la società e che coinvolge il destino di circa 300 lavoratori.
Lo ha reso noto lo stesso consiglio di amministrazione di Mcm, annunciando di aver affidato alla società Fai, Financial Advisory and Investments, l’incarico di predisporre un piano industriale e finanziario triennale, necessario per accedere ufficialmente alla procedura. La composizione negoziata, introdotta dal nuovo Codice della Crisi d’Impresa, mira a favorire una ristrutturazione assistita dell’azienda in difficoltà, coinvolgendo creditori, enti pubblici e potenziali investitori.
Alla base della decisione, viene spiegato, c’è la necessità di affrontare la crisi senza il supporto finanziario dell’attuale azionista, che ha manifestato la volontà di non intervenire con nuovi apporti di capitale. Per questa ragione, Fai è stata incaricata anche della ricerca di nuovi investitori interessati a sostenere la continuità e il rilancio dell’impresa. Fai, specializzata in operazioni di operazioni di acquisizioni e/o fusioni, ristrutturazioni aziendali e finanza straordinaria, ha competenze specifiche nel settore delle macchine utensili, ambito in cui Mcm opera a livello internazionale, operando anche nei settori strategici Aerospace ed Energia.
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