Anas: «Lavori sul Nure inderogabili, faremo “un ponte nel ponte”»

L’ingegner Scarpulla spiega a Nel Mirino l’urgenza del cantiere da 4 milioni di euro a Pontenure e lo stop al traffico. In corso lo svuotamento degli archi

Cristian Brusamonti
|25 giorni fa
Da sinistra: NIcoletta Bracchi, Elisa Malacalza, Francesco Scarpulla, Patrizia Calza e Davide Marenghi
Da sinistra: NIcoletta Bracchi, Elisa Malacalza, Francesco Scarpulla, Patrizia Calza e Davide Marenghi
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«Quando si realizza un “ponte nel ponte”, la sua chiusura al traffico è necessaria e inevitabile. Comprendiamo i disagi ma in questo caso è come ricostruire un ponte da zero». Insomma, secondo l’Anas, non c’era proprio alcuna alternativa alla chiusura totale del ponte della Via Emilia sul Nure tra Montale e Pontenure, fonte di tante arrabbiature e code anche in questi giorni. E come stanno, intanto, gli altri ponti piacentini? La situazione complessiva dei manufatti è stata affrontata ieri sera su Telelibertà nella nuova puntata di Nel Mirino, condotta da Nicoletta Bracchi, che ha visto come ospiti il responsabile delle opere d’arte di Anas Francesco Scarpulla, la consigliera provinciale Patrizia Calza e il dirigente del settore Viabilità della Provincia, Davide Marenghi, con la giornalista Elisa Malacalza.
Di ponti caduti, negli ultimi anni, Piacenza purtroppo non se n’è fatti mancare, da Lenzino a Barberino. E dopo il crollo del ponte Morandi, a Genova, anche nella nostra provincia c’è stata la corsa alle manutenzioni. Proprio il ponte sul Nure è finito in trasmissione subito sotto i riflettori, vista l’estrema attualità. «Capiamo benissimo le difficoltà legate alla chiusura ma i lavori, da oltre 4 milioni di euro, erano indifferibili» chiarisce subito Scarpulla di Anas, l’ente competente sulla strada in questione. «Il cantiere è impattante perché stiamo realizzando lì un “ponte nel ponte”: alla fine dei lavori l’aspetto esteriore resterà lo stesso, con cinque campate ad arco, ma all’interno delle pile sarà creato un rinforzo sul quale poggerà un nuovo impalcato metallico, dopo lo “svuotamento” degli archi che è attualmente in corso». L’impalcato sarà quindi invisibile ma garantirà una nuova forza al ponte. E va da sé che questo tipo di lavori sono impossibili senza una chiusura completa del ponte al traffico. Secondo Anas, la riapertura è attesa per la prossima primavera.
Su Libertà due pagine dedicate alla situazione dei ponti nel Piacentino