«Mio figlio carabiniere ucciso», il dolore arriva a Vicobarone

L’83enne Germano Daprà è padre di Valerio, del corpo speciale di intervento rapido del battaglione Tuscania dell’Arma, rimasto ucciso nell’esplosione di Castel d'Azzano nel Veronese

Mariangela Milani
|6 giorni fa
«Mio figlio carabiniere ucciso», il dolore arriva a Vicobarone
1 MIN DI LETTURA
Anche la Valtidone piange uno dei tre carabinieri rimasti uccisi lunedì notte nell'esplosione a Castel d'Azzano, nel Veronese. L’83enne Germano Daprà, originario di Vicobarone, è padre di Valerio Daprà. Da quando lunedì, di primo mattino nella sua casa di Pavia, gli hanno comunicato che il figlio Valerio, carabiniere del corpo speciale di intervento rapido del battaglione Tuscania dell’Arma dei carabinieri, è rimasto ucciso nell’esplosione, il suo telefono non ha smesso un attimo di squillare. Tra le centinaia di telefonate ci sono anche quelle degli amici di Vicobarone, dove Germano Daprà è nato e dove insieme al figlio Valerio, e al resto della famiglia, ha continuato e continua tutt’ora a tenere i contatti.
«Sono nato in centro paese – dice – dietro la casa di Sforza Fogliani e ho continuato a frequentare, e tutt’ora tengo i contatti, con Vicobarone perché io mi sento valtidonese, anche se non ho più la casa lì». «Anche Valerio – dice – fino alla fine degli anni Novanta veniva».
Nel frattempo il sindaco di Ziano Manuel Ghilardelli ha ordinato di listare a lutto le bandiere del Comune e ha espresso vicinanza alle famiglie, e in particolare a quella di Daprà.