Calendasco, omofobia contro la panchina arcobaleno
Cancellata con vernice bianca e scritte oltraggiose. Il sindaco: domani la ricoloreremo insieme. L'Arcigay: «Il Piacenza Pride sia ancora più grande»
Redazione Online
May 20, 2025|36 giorni fa

È durata meno di 48 ore la prima panchina arcobaleno della provincia di Piacenza. Inaugurata sabato mattina 17 maggio a Calendasco al parco giochi, lunedì mattina era già stata "cancellata" da un vento di odio e intolleranza, piombato sotto forma di pennellate bianche che hanno coperto l'intero spettro cromatico simbolo della libertà di amare, senza differenze di genere. Un vandalismo e un gesto odioso - accompagnato da frasi omofobe scritte a bomboletta - che ha indignato il paese di Calendasco. E se da un lato è già scattata una denuncia contro gli ignoti autori del gesto, già dal pomeriggio di domani, mercoledì 21 maggio, si provvederà - con una manifestazione spontanea aperta a tutti - a ridipingere subito la panchina. L'atto vandalico si è verificato nella serata tra domenica e lunedì, attorno a mezzanotte, nel parco giochi accanto al palazzetto dello sport di Calendasco.
Due giorni dopo l'inaugurazione in un clima festoso, il sindaco di Calendasco Filippo Zangrandi esprime amarezza ma cerca di trarre quanto di buono possibile da simili episodi di intolleranza. «È un atto che conferma la necessità, da parte delle amministrazioni pubbliche, di portare avanti iniziative per la libertà di genere» spiega.
«Se qualcuno anche a Piacenza pensa che intimidire con il favore del buio e cancellare la diversità sia un’opzione percorribile sul nostro territorio, sappia che troverà anche lavoratrici e lavoratori ai loro posti per difendere l’autodeterminazione delle persone - scrive la Arcigay di Piacenza -. Siamo di fronte a un gesto vile a cui occorre rispondere in modo collettivo. Ci auguriamo che il Piacenza Pride sia ancora più grande».
«La Cgil di Piacenza condanna con fermezza la «cancellazione» della panchina arcobaleno da parte di ignoti - si legge nel comunicato della organizzazione sindacale -. Un gesto grave, che non può essere derubricato a una bravata: così si cancella un messaggio di pace, convivenza e uguaglianza». «In un tempo in cui le discriminazioni verso le persone LGBTQIA+ sono tutt'altro che superate – dice il segretario Ivo Bussacchini - e anzi, in molti contesti alimentate da un clima di odio e regressione culturale – è inaccettabile che a qualcuno venga in mente di togliere l’arcobaleno simbolo di accoglienza e rispetto nella diversità».
Davide Bastoni, presidente Arcigay Piacenza Lambda, ricorda che «la panchina è stata messa solo pochi giorni fa con iscritta una frase, anch’essa cancellata, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella contro l’omobitransfobia». Anche Vladimir Luxuria, madrina del Pride in programma il 24 maggio, commenta: «Non resteremo in panchina spettatori dell’omofobia, è necessaria una mobilitazione». Da Arcigay arriva l’appello a tutti i partiti piacentini di prendere le distanze da questi gravi attacchi.




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