Cattolica, i lavori per i nuovi spazi ritardano di un anno
L'Università ha chiesto una proroga sino a fine 2026. Previste cinque aule nell'area di economia - a livello rialzato - per un totale di 550 posti

Gustavo Roccella
|10 giorni fa

La piazzetta di economia in Cattolica
Avrebbero dovuto terminare adesso i programmati lavori di ampliamento della sede dell’università Cattolica a San Lazzaro. Nulla si è mosso invece. Il progetto sin qui sul tavolo, che prevede la realizzazione di cinque nuove aule nell’area di Economia (v. “Libertà” del 4 gennaio 2024), va modificato; perciò l’ateneo ha chiesto agli enti co-finanziatori una proroga della convenzione siglata a inizio 2024. Proroga che è stata accordata. Il cronoprogramma riveduto e corretto indica che entro la fine del prossimo gennaio «dovrà essere formalmente presentata la nuova proposta progettuale, articolata nel dettaglio, con l’indicazione delle fasi realizzative e dei relativi costi», entro giugno 2026 «si dovrà dare corso ai lavori» ed entro fine 2026 l’università «dovrà completarli e inviare una relazione sugli interventi realizzati».
La nuova scansione temporale viene esplicitata nel testo aggiornato della convenzione tra Cattolica e Comune approvato dalla giunta Tarasconi. L’ateneo di San Lazzaro ha richiesto formalmente la proroga lo scorso luglio, motivandola con «l’avvenuta revisione del progetto e l’intenzione di approvarne la versione definitiva entro l’autunno 2025», si spiega nelle carte. Approvazione che ancora non c’è stata da parte dell’università ed è questa la ragione della linea di riserbo al momento adottata. A “Libertà” risulta che la proposta di ampliamento rimanga nel solco di quella precedente che, con l’obiettivo di ottimizzare gli spazi, prevede cinque nuove aule per 550 posti di capienza complessiva, da realizzare nei pressi della piazzetta interna della facoltà di Economia, a un livello rialzato rispetto a tre grandi aule esistenti (due da 320 posti ciascuna, la terza da 260) che hanno il soffitto a oltre undici metri di altezza, tanto dunque da consentire un piano aggiuntivo.