Il limite come sfida: il Rotary premia il progetto educativo di Tutor
Sport, formazione e crescita personale al centro dell’edizione 2025 del premio “Le Sfide si possono vincere” rivolto a studenti e docenti
Gabriele Faravelli
May 28, 2025|69 giorni fa

Anche nel 2025 il Rotary Club Piacenza Farnese, guidato dal presidente Fausto Merli, conferma il premio "Le Sfide si possono vincere", promosso in collaborazione con la scuola di formazione Tutor.
A spiegare il significato e gli obiettivi del progetto è stato un incontro pubblico, coordinato dalla responsabile relazioni esterne del gruppo editoriale Libertà Nicoletta Bracchi, che si è tenuto martedì 27 maggio nella sede piacentina di Tutor. Presenti all’evento, oltre agli allievi e al corpo docente, anche rappresentanti del Rotary Club, la psicologa Nicoletta Porcu e il medico del lavoro, Franco Pugliese.
A spiegare il significato e gli obiettivi del progetto è stato un incontro pubblico, coordinato dalla responsabile relazioni esterne del gruppo editoriale Libertà Nicoletta Bracchi, che si è tenuto martedì 27 maggio nella sede piacentina di Tutor. Presenti all’evento, oltre agli allievi e al corpo docente, anche rappresentanti del Rotary Club, la psicologa Nicoletta Porcu e il medico del lavoro, Franco Pugliese.
Il progetto scelto quest’anno si intitola "Il limite: freno o trampolino?" e coinvolge 50 studenti in un’esperienza sportiva presso il centro Zero Gravity di Milano. Qui, spiega lo staff Tutor, «i ragazzi affronteranno attività acrobatiche di gruppo, dove il limite diventa occasione di crescita attraverso il sostegno reciproco».
Anche i docenti saranno coinvolti in percorsi formativi organizzati dall’Istituto di Terapia Psicocorporea di Roma. Durante l’incontro pubblico di presentazione, la psicologa Giovanna Cascinelli ha sottolineato: «Da adulti capiamo il valore del limite: ci protegge e ci guida. Ma per un adolescente può sembrare solo un freno».
«Eppure proprio il limite – ha continuato – è ciò che spinge alla scoperta, alla costruzione della propria identità. Non solo ostacolo, ma trampolino verso l’autonomia». Mjriam Ragazzi, coordinatrice Tutor, ha aggiunto: «Anche per noi educatori esistono limiti da superare: pregiudizi, vecchi approcci, difficoltà emotive. Solo con una mente aperta possiamo accompagnare davvero i ragazzi».
Il presidente di Tutor, Andrea Capellini, ha infine ringraziato i sostenitori: «Ancora una volta il Rotary Piacenza Farnese, insieme al Comune, si conferma alleato prezioso. Promuove percorsi che mettono al centro la persona e la crescita condivisa».