Tassa di soggiorno, nessun aumento. Federalberghi: «Servizi non migliorati»

Nel 2023 la giunta Tarasconi aveva già aumentato le tariffe, passando da 0,50-2 euro a 1-3,50 euro a notte, a seconda della categoria dell’albergo

Thomas Trenchi
|1 giorno fa
Turiste francesi in piazza Duomo a Piacenza
Turiste francesi in piazza Duomo a Piacenza
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A Piacenza la tassa di soggiorno non sarà aumentata, lo conferma l’assessore al Bilancio Gianluca Ceccarelli. «Qui l’imposta non sarà alzata», precisa, chiarendo la posizione del Comune nonostante il decreto Anticipi del governo Meloni consenta ai Comuni di incrementarla. La tassa, applicata per ogni pernottamento, serve a finanziare turismo e servizi collegati.
Nel 2023 la giunta Tarasconi aveva già aumentato le tariffe, passando da 0,50-2 euro a 1-3,50 euro a notte, a seconda della categoria dell’albergo. Per il 2025 il gettito previsto è di circa 455mila euro, così suddivisi: 183mila euro per lo Iat di piazza Cavalli, 33mila euro per adesioni a reti e associazioni turistiche come Destinazione Emilia e Castelli del Ducato, 116mila euro per promozione del territorio e gestione di attrazioni culturali, 22.500 euro per gli Stati Generali della Via Francigena e ulteriori fondi per eventi culturali come Summer Cult e Pensare Contemporaneo.
La presidente provinciale di Federalberghi Ludovica Cella osserva che «nonostante il raddoppio della tassa, i servizi per i clienti non sono ancora migliorati», ma riconosce il «dialogo aperto con l’amministrazione». L’assessore al Turismo Christian Fiazza sottolinea che «gli arrivi turistici sono in aumento, soprattutto nel comparto extra-alberghiero: i bed & breakfast crescono del 31%, gli alberghi del 2%».