Dal finto tecnico allo spray, l'assedio dei truffatori: un "colpo" ogni 7 giorni
Il fenomeno è purtroppo costante, addirittura in ascesa nel caso di truffe compiute tramite clonazione dei numeri della polizia di Stato e dei carabinieri

Simona Segalini
July 23, 2025|12 giorni fa

C’è la richiesta di soldi per aiutare il figlio vittima o responsabile di un incidente stradale. C’è il finto tecnico che si infila in casa e i cui complici - fingendosi carabinieri o poliziotti - riescono a far aprire porta e cassetti al malcapitato. C’è infine l’ultima frontiera del raggiro - la clonazione dei numeri di telefono dei centralini della questura e dei carabinieri (con tanto di prefisso 0523 che compare sullo schermo) per simulare un presunto disastro informatico sul conto corrente della vittima per sanare il quale sarà necessario compiere un esoso bonifico - fino a 30mila euro, si è contato - su un conto dalle coordinate appena trasferite.
Insomma, la fantasia dei truffatori non ha limiti, e la polizia di Stato, assieme a tutte le forze dell’ordine, affila i coltelli per rendere loro la vita più difficile. Dalle ultime indagini, a colpire, sono state soprattutto organizzazioni malavitose con base in Campania, in Piemonte, nei Paesi dell’Est europeo.
Una truffa andata a segno ogni sette giorni - è quanto accade oggi a Piacenza città (e i dati sono riferiti soltanto alla questura) - è ogni volta una sconfitta della legalità e un affronto alla dignità (oltre che al portafogli) di persone molto spesso in là cogli anni. Il fenomeno è purtroppo costante, addirittura in ascesa nel caso di truffe compiute tramite clonazione dei numeri della polizia di Stato e dei carabinieri. Resta la consolazione che - grazie a campagne e appelli resi a tambur battente dalle forze dell’ordine e dagli organi di informazione - tutti i cittadini hanno cominciato a sviluppare anticorpi ai raggiri.