La Pila di Turro, storici trattori diventano un'opera d'arte
Tanti curiosi e persino dei filmaker per il caso del “museo a cielo aperto” realizzato dall’agricoltore Marco Vegezzi

Patrizia Soffientini
May 22, 2025|35 giorni fa

Marco Vegezzi in cima alla "Pila" di Turro, alta dieci metri, con i suoi trattori d'epoca in bella vista
Installazione d’arte, espressione della cultura rurale o logistica organizzata? La “Pila” è un po’ tutto questo. Cinque trattori storici impilati in una gabbia metallica trasparente che arriva all’altezza di dieci metri, visibile a grande distanza. Ciascuno può darle l’interpretazione che preferisce.
La Pila si staglia nella campagna di Turro, nel comune di Podenzano, su ideazione dell’imprenditore agricolo Marco Vegezzi che con la creatività ha sempre avuto a che fare, a partire dalla collaborazione con la galleria d’arte “Il Lepre” fino a quando è stata attiva. Come nasce la storia? «Nasce da cinque trattori che ho imparato a guidare tanti decenni fa, quando ancora si usavano» spiega Vegezzi. Poi le gloriose macchine sono andate in pensione, spiaceva venderle. «Ho pensato che dovevo anzi liberarle». Con putrelle della stalla, a loro volta di recupero, nasce la struttura portante in acciaio.
«La struttura ha avuto l’apprezzamento di tanti vecchi agricoltori» c’è chi la fotografa, chi la posta online. E’ scenografica, non c’è che dire. S’innalza alla fine di una fila di gelsi, su una strada privata ma non chiusa al pubblico. E’ diventata meta di passeggiate e di curiosi. «Non ho la pretesa di indicare a nessuno come vada interpretata, ma penso che si contrabbandino per arte, oggi come oggi, cose di molto minor impatto». Sono arrivati anche dei giovani ed entusiasti filmaker a filmare l’opera. Macchine in cui si riassume la storia della meccanizzazione agricola e l’evoluzione dei mezzi progettati dal 1946 in poi, qualcuno ha 80 anni, l’età della Liberazione d’Italia, ma anche dell’affrancamento dalla fatica più dura dei campi. Museo a cielo aperto.