Ripristinati i fondi per le strade ma è stretta sui tempi delle gare
Seduta accesa in corso Garibaldi. Pompini: «Il governo è cieco, salteranno opere». Compatto il centrodestra: «Fai solo politica»

Paola Brianti
July 31, 2025|4 giorni fa

Il consiglio provinciale di mercoledì 30 luglio 2025
La buona notizia è che l’annunciata mannaia romana sui fondi per le strade provinciali non calerà, almeno non con la violenza prevista. Nella seduta di consiglio provinciale di ieri è stato però svelato un nuovo spauracchio, ossia i tempi e le modalità per ottenere i finanziamenti. Se dei 2milioni e 150mila euro previsti per il 2025 e il 2026 il taglio si ferma a 300mila euro, la novità del Decreto economia sono i parametri per la concessione ed erogazione delle risorse: la metà di quanto assegnato nel 2025 arriverà entro dicembre solo se le procedure di affidamento delle gare saranno pubblicate entro il 30 settembre. Il restante, sarà concesso solo se le gare saranno state aggiudicate entro il 28 febbbraio del 2026. Pena, la revoca del finanziamento.
Quelli che la presidente Monica Patelli indica come «parametri molto sfidanti e stringenti», diventano per la consigliera in quota centrosinistra Nadia Pompini «una mission impossibile, tempistiche mai viste prima che mettono alla prova i nostri uffici e porteranno alla paralisi progetti fondamentali. Penso alla provinciale di Cortemaggiore o al caso della provinciale di Antignano, dove le strade non ci sono più. Il governo è cieco e i cittadini devono sapere perché non siamo riusciti a portare avanti i progetti promessi, devono sapere che siamo stati messi nelle condizioni di non poter agire, è fondamentale ristabilire la verità» dice, mentre sollecita l’assente Tommaso Foti perché metta una buona parola a Roma.
Un intervento che incrina il fragile l’equilibrio bipartisan del consesso di corso Garibaldi, a iniziare da Massimiliano Morganti, che con Pompini condivide la valle di appartenenza, non la tessera politica: «Se il clima è questo, mi stacco ed evitiamo di proseguire questa farsa », tuona in collegamento da Fiorenzuola, spalleggiato da Jonathan Papamarenghi: «Citare un ministro che si occupa di Pnrr per le strade è una strumentalizzazione, si dovrebbe piuttosto bussare in Regione. E sul caso Antognano va preso ad esempio il virtuoso esempio di Morfasso, che a provinciale interrotta ha trovato un percorso alternativo su strade comunali». « Da neoletta in questo consiglio le concediamo l’inesperienza - è la stoccata di Paola Galvani - ma non siamo qua per fare politica. Prenda i suoi fogli e vada a bussare alle porte che possono aiutare l’ente Provincia piuttosto», con il carico da novanta di Franco Albertini, che aggiunge «parli di frane e citi un ministro? Chiedi al tuo sindaco che è stato consigliere regionale», chiamando in causa un altro assente, Gian Luigi Molinari.
«Ma le strade non sono preoccupazione di tutti?» dice Pompini difendendo quanto esposto, mentre Roberta Valla la supporta: «La preoccupazione deve essere condivisa. Ho incontrato più volte il ministro Foti, è persona disponibilissima, non vedo il problema di farlo intervenire». Gabriele Scagnelli per Rivergaro perora la causa della rotonda di via del Pereto «intervento importantissimo tra la provinciale 28 e la statale 45 che con tempi tanto stretti potrebbe saltare ». Patelli invita tutti «a ripristinare il clima che a fatica abbiamo costruito» e che si ristabilisce con l’unanimità al momento del voto. Dentro ci sono 100mila euro in più sulle manutenzioni ordinarie stradali, altri 90mila in più per le manutenzioni delle scuole. Con l’assestamento si arriva a uno stanziamento totale sul liceo Gioia da 800mila euro di fondi provinciali per eventuali varianti e passano i 250mila euro di trasferimento al Comune di Piacenza per progettare la viabilità del nuovo ospedale.