Stadio, non solo sport. «Ma privilegiare eventi di livello»
Il successo dello Spring Festival apre il dibattito. Malumore di commercianti del centro storico. L'assessore Fornasari: fondamentale valutare le proposte artistiche

Marcello Pollastri
May 19, 2025|77 giorni fa

Lo stadio Garilli approntato per lo Spring Festival
Questo fine settimana, lo stadio Garilli di Piacenza ha cambiato volto accogliendo lo Spring Festival, una manifestazione che ha saputo trasformare uno spazio sportivo in una vera e propria arena del divertimento, tra gastronomia, musica e intrattenimento. Un evento che ha riscosso un grande successo di pubblico, riportando migliaia di piacentini in uno stadio praticamente frequentato solo per le partite di calcio. Per molti cittadini è stata l’occasione di riscoprire un’infrastruttura importante della città in una veste inedita, ludica e aperta a tutta la comunità.
Tuttavia, non sono mancate le polemiche. Se da una parte l’evento è stato salutato con entusiasmo per la partecipazione e la buona riuscita, dall’altra ha sollevato il malumore di alcuni commercianti del centro storico, che hanno lamentato un sensibile calo di affluenza nei negozi durante il weekend del festival. Secondo quanto emerso, la concentrazione di persone in zona stadio avrebbe di fatto “svuotato” il cuore della città, a scapito dell’equilibrio tra le diverse aree urbane.
Dall’amministrazione comunale l’evento al Garilli è stato visto, più che altro, come un banco di prova importante rispetto alle possibilità di utilizzo. «Proprio per il valore strategico di uno spazio come il Garilli – sottolinea l’assessore al Commercio Simone Fornasari - riteniamo che in futuro sia fondamentale valutare con attenzione la qualità delle proposte artistiche da ospitare, prediligendo esclusivamente eventi di caratura nazionale o internazionale».