La sindrome di Tourette e la scuola: «Malattia difficile da diagnosticare»

Organizzato dall'Istituto Romagnosi. La preside: «Viene confusa con problematiche legate alla condotta. Il ruolo degli insegnanti è fondamentale nel captare i primi segnali»

Elisabetta Paraboschi
|48 giorni fa
La sindrome di Tourette e la scuola: «Malattia difficile da diagnosticare»
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C’è qualcosa che accomuna lo zar Pietro il grande, il compositore Mozart, il drammaturgo Molière e il rapper Eminem. Soffrivano tutti della sindrome di Tourette. La malattia colpisce l’1% della popolazione: non è rara, ma ancora si fa fatica a diagnosticarla, come è emerso dal convegno organizzato a palazzo Gotico dall’istituto Romagnosi Casali.
«Abbiamo pensato di organizzare questa iniziativa – spiega la dirigente scolastica Raffaella Fumi – perché si tratta di una sindrome che, pur diffusa, viene confusa con problematiche legate alla condotta in ambito scolastico. Il ruolo degli insegnanti è fondamentale nel captare i primi segnali che possono portare poi a una corretta diagnosi».
La mattinata, organizzata in collaborazione con il Comune di Piacenza, l’Ufficio Scolastico Provinciale e l’Associazione italiana Sindrome di Tourette Ets, ha visto intervenire il neurologo Mauro Porta del Centro Tourette Galeazzi, uno dei maggiori conoscitori europei della sindrome di Tourette.
«Si tratta di una sindrome molto più frequente di quello che si pensa – spiega Porta – il problema è che ha sempre oscillato fra il mondo psichiatrico, neurologico, psicologico e delle problematiche sociali: questo spiega forse perché ad oggi non ci siano criteri diagnostici ben definiti e accettati».
Ma quali sono i sintomi della malattia? Lo ha spiegato il neurologo del Policlinico di Milano Edoardo Monfrini: «Oltre ai tic motori e vocali, ci sono problematiche comportamentali e legate a una sintomatologia non motoria – fa presente – spesso troviamo un disturbo ossessivo compulsivo e lievi disturbi di condotta, di attenzione e iperattività».
«Un convegno come questo è importantissimo perché permette di fare chiarezza sulla sindrome che non è una patologia rara – fa presente Donatella Comasini, presidente Associazione Sindrome di Tourette - il ruolo dell’associazione è di fare formazione: i tic sono solo la punta dell’iceberg, tutto ciò che è comportamentale soprattutto nell’ambiente scolastico viene attribuito a cattiva condotta, ma non è così».