I T-Red non spaventano gli automobilisti, in due anni quasi 5.500 sanzioni
A oltre 24 mesi dall’installazione in alcune intersezioni, le infrazioni di chi passa con il rosso non calano. Ma il progetto va avanti

Marcello Pollastri
|10 giorni fa

Gli automobilisti non rallentano davanti ai semafori controllati dai T-Red. È quanto emerge dai dati diffusi dalla polizia locale a poco più di due anni dall’avvio del progetto sperimentale, pensato per contrastare le infrazioni più pericolose: il passaggio con il rosso e l’invasione dell’incrocio oltre la linea di arresto. Dal 2023 a oggi, le sanzioni elevate sono state 5.476. Nel dettaglio: 1.629 nel 2023, anno di avvio del sistema a partire dal 15 aprile; 2.574 nel 2024, con un incremento significativo legato anche all’entrata a pieno regime degli impianti; e 1.273 nei primi mesi del 2025, fino ai giorni scorsi (dati aggiornati al 18 agosto).
Le violazioni riguardano esclusivamente i casi in cui il veicolo ha superato completamente la linea di arresto con il semaforo rosso, ignorando sia la segnaletica orizzontale sia quella luminosa. Una condotta che non solo espone a incidenti potenzialmente gravi (come quello accaduto pochi giorni fa in viale Malta angolo con via Castello), ma comporta anche sanzioni pesanti. Il codice della strada prevede infatti una multa di 167 euro se pagata entro cinque giorni (199 euro oltre questo termine), oltre alla decurtazione di sei punti dalla patente e, in caso di recidiva nell’arco di due anni, la sospensione della patente da uno a tre mesi.