«A caccia di docenti muratori» La scuola edile cerca insegnanti
Scarseggiano gli artigiani e si fatica a trovare muratori e artigiani affini disposti a salire in cattedra per trasmettere alle nuove leve i loro segreti

Simona Segalini
July 2, 2025|27 giorni fa

Impara l’arte e mettila da parte. Soltanto un difetto: a imparare a fare i muratori - ma anche i piastrellisti, i cappottisti, gli esperti di intonaci e finiture - è diventata quasi un’impresa. E’ più facile prendere una laurea in informatica che trovare artigiani professionisti del settore pronti non solo a rispondere alle richieste del mercato ma pure a tramandare ai giovani certi segreti. Come l’arte di tirare su un muretto a secco - patrimonio Unesco - o più semplicemente l’abc per intonacare un ambiente, che sia interno o esterno. La Scuola edile di Piacenza, diretta da Gian Luigi Molinari e presieduta da Matteo Raffi, dal proprio sito istituzionale ha lanciato un Sos: cerchiamo insegnanti, e non solo nell’ambito del Bim (imperscrutabile acronimo che succede al Cad) o della sicurezza nei cantieri o della digitalizzazione ma soprattutto nel campo dell’edilizia pratica. Per intenderci: muratura, piastrelle, cartongesso, intonaci e finiture. La fuga di cervelli (e di mani) purtroppo pesa anche qui. In pochi, pochissimi a scegliere il mestiere, e ancora meno quelli sul mercato disponibili a mettersi a disposizione (remunerati) per trasferire le conoscenze del mestiere - dalle varie sfaccettature, tutte sotto l’ombrello dell’edilizia - a chi è alla ricerca di un lavoro. Alla Scuola sulla Caorsana la ricerca è frenetica. Scarseggiano gli artigiani che rispondano alle richieste dei clienti e - a cascata - si fatica a trovare muratori e artigiani affini disposti a salire in cattedra per trasmettere alle nuove leve i segreti di un intonaco a prova di muffa, oppure di un muretto in totale perpendicolarità con la terra.