Dalla quercitina al microbiota, il volto europeo della "nutraceutica" parla piacentino

Il professore Francesco Di Pierro ha ricevuto l’European NutraChampion Award 2025: «Sono piacentino d'adozione innamorato di questo territorio».

Marco Vincenti
Marco Vincenti
June 5, 2025|21 giorni fa
Dalla quercitina al microbiota, il volto europeo della "nutraceutica" parla piacentino
1 MIN DI LETTURA
Il più autorevole scienziato europeo nel campo della nutrizione e della nutraceutica dirige un centro di ricerca a Pontenure e si sente «per almeno un terzo piacentino». È il professor Francesco Di Pierro, neo vincitore dell’European NutraChampion Award 2025, il massimo riconoscimento assegnato ogni anno a una personalità scientifica che si è distinta per innovazione, ricerca e impatto clinico nella nutraceutica, disciplina che unisce nutrizione e scienza dei principi attivi naturali.
Presidente del Mics, Microbiota International Clinical Society, Di Pierro è oggi il volto più riconoscibile della nutraceutica in Europa, ma mantiene un forte legame con il nostro territorio: «Vent’anni fa non sapevo quasi cosa fosse Piacenza – racconta – oggi ce l’ho nel cuore. Mia moglie e la sua famiglia sono piacentini e il centro di ricerca che dirigo è a Pontenure. Mi sento parte di questo territorio».
Alcuni progetti portati avanti da Di Pierro
È proprio da Pontenure che Di Pierro ha portato avanti alcune delle ricerche più rivoluzionarie nel suo settore. Tra i progetti che più lo hanno segnato c’è lo studio su un derivato della quercitina, un polifenolo naturale presente in mele, cipolle e broccoli. «Durante la pandemia – spiega – prescrivevamo quercitina a pazienti preoccupati per il Covid. Notammo che, nel tempo, tutti presentavano un calo significativo degli acidi urici nel sangue. Da lì è nata la nostra scoperta: potenziando l’assorbimento della quercitina si poteva trattare l’iperuricemia in modo simile a un farmaco, ma senza effetti collaterali.» Un’altra scoperta pionieristica risale a 17 anni fa, nel campo della microbiotica orale. «Con un team di ricercatori australiani – spiega – siamo stati tra i primi a ipotizzare un probiotico capace di colonizzare la bocca e proteggerla da carie, parodontiti, otiti e disbiosi. Abbiamo sviluppato formule per farlo restare attivo nel cavo orale: una sfida tecnica che ha aperto una nuova frontiera nella salute orale.»
Il futuro della ricerca nutraceutica
Oggi Di Pierro guarda ancora più avanti: «Le prospettive più affascinanti riguardano l’interazione tra microbiota e malattie sistemiche. Stiamo sviluppando nutraceutici che agiscono direttamente sull’equilibrio del microbiota intestinale, aprendo nuove strade per combattere depressione, diabete, obesità e disfunzioni immunitarie. L’organo microbiota è la chiave della medicina del futuro.»
In un’epoca in cui la nutraceutica sta finalmente ottenendo il riconoscimento che merita, il premio NutraChampion conferma l’impatto scientifico di Francesco Di Pierro, ma anche il valore di una ricerca italiana, radicata a Piacenza, e capace di influenzare la salute globale.