Tetto di 10 kg di indifferenziata al mese, è polemica

In commissione nuova tappa del sistema di raccolta a tariffazione puntuale. Minoranza critica sulle soglie di riciclo: troppo ambiziose

Pier Paolo Tassi
July 17, 2025|27 giorni fa
Tetto di 10 kg di indifferenziata al mese, è polemica
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Tanti dubbi, ma anche qualche certezza. Il percorso di transizione verso la raccolta rifiuti a tariffazione puntuale è entrato nella fase più cruciale. E se oggi ancora non è possibile determinare quali saranno le nuove tariffe del servizio che entrerà in vigore nel 2026, chiari appaiono invece gli obiettivi e i principi alla base del nuovo metodo di raccolta. Piacenza (come già hanno fatto sei Comuni capoluogo in Regione) ha l’obiettivo di raggiungere un valore soglia ambizioso. Un massimale di 120 kg di rifiuti non riciclati all’anno a persona, per «minimizzare produzione di rifiuti e ottimizzarne il recupero», come spiegato in apertura dall’assessora all’Ambiente Serena Groppelli.
L’altra certezza riguarda quel principio di equità – richiamato ieri nelle commissioni 1 e 2 anche da Paolo Carini, responsabile dell’area gestione rifiuti urbani di Atersir – che consentirà ai più virtuosi nella raccolta differenziata di avere costi minori in bolletta rispetto a chi si dimostrerà meno diligente. Costi minori o anche risparmio rispetto all’attuale Tari? Qui emergono i primi dubbi (specie dal centrodestra) perché il nodo resta da sciogliere. Sempre Carini ammette infatti: «I costi di gestione del servizio di raccolta rifiuti (in carico a Iren, ndc) prescindono dalla determinazione della nuova tariffa. Che stabilirà invece in che modo quei costi di gestione verranno redistribuiti tra i cittadini».