La città ecologica perde 10 posizioni in un anno "Il passo del gambero"

Nel rapporto annuale di Legambiente scendiamo al 45° posto. Meglio però il trasporto pubblico e le piste ciclabili

Patrizia Soffientini
Patrizia Soffientini
|1 giorno fa
La città ecologica perde 10 posizioni in un anno "Il passo del gambero"
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Male l’aria, male la produzione di rifiuti, male il consumo di suolo, meglio invece il trasporto pubblico e qualche miglioramento sulle polveri finissime. Commentando l’ecosistema urbano, diffuso da Legambiente nazionale ieri, Piacenza viene paragonata solitamente ad un animale che rende l’idea. Nel ‘24 (su dati ‘23) era una tartaruga, oggi un gambero perché perde ben dieci posizioni in classifica e risulta maglia nera in regione, mentre gli ambientalisti di casa nostra invocano per la città il guizzo del pesce spada.
Piacenza è 45esima su 106 capoluoghi di provincia nel ‘25 (su dati ‘24). Non sono peggiorare le performance nostre, altri fanno passi più lunghi. A star fermi, si perde. Legambiente parla di sostanziale «staticità e mediocrità all’interno della classifica nazionale». La fotografia, calibrata su una importante messe di dati, serve però alle amministrazioni per correggere il tiro. «Ci sembra manchi, ancora oggi, nonostante il Pug appena assunto ed il Put appena approvato - spiega Laura Chiappa, presidente Legambiente - una strategia comunale in grado di programmare a lungo termine scelte di indirizzo capaci di cambiare davvero il volto della nostra città»
Guardando i 19 parametri pochi i segnali di miglioramento, tantissimi indici invariati e altri in peggioramento. Le aree di criticità? Aria, produzione dei rifiuti, metri quadrati di verde per abitante, consumi di acqua e consumo di suolo.