Semaforo piazzale Marconi: «Non a chiamata in ora di punta»
L’assessore Matteo Bongiorni: E' un periodo di sperimentazione, sono possibili miglioramenti»
Filippo Lezoli
July 2, 2025|44 giorni fa

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Semaforo piazzale Marconi: «Non a chiamata in ora di punta»
I nuovi semafori a chiamata davanti alla stazione ferroviaria continuano a fare discutere e all’orizzonte - leggi riapertura delle scuole - quel tratto di strada è guardato dagli autisti con una certa apprensione. «Siamo consapevoli che il semaforo a chiamata è una novità positiva per la sicurezza - dice Salvatore Buono (Fit Cisl) - ma riteniamo che inizialmente il sistema avrebbe dovuto essere implementato con la presenza dei vigili. Oggi i pedoni attraversano la strada indifferentemente dal colore del semaforo, verde o rosso, autobus e macchine sono così costrette ad aspettare sia con l’uno sia con l’altro. Avevamo infatti chiesto, nella prima fase della sperimentazione, di presidiare l’attraversamento con i vigili. È stato invece scelto di avviare i semafori senza qualcuno che li regolamenti. Il risultato? Si dilatano i tempi di percorrenza e questo rappresenta un problema. Quando cominceranno le scuole è inevitabile che il traffico resterà bloccato». Oggi che invece le scuole sono da poco chiuse, uno sguardo di soli dieci minuti alle strisce pedonali rende plastiche le parole del sindacalista: un uomo riceve gli improperi di un automobilista perché passa quando è bene evidente il rosso per il pedone, eppure risponde ugualmente in malo modo; con il conto alla rovescia in azione si avvicina una motocicletta, davanti non ha alcun pedone, ma il centauro si deve fermare e impreca per il tempo perso; dal parcheggio davanti a Borgo Faxhall un auto è in attesa che si apra un pertugio per infilarsi e svoltare verso via Primogenita, ma dovrà attendere perché prima il rosso e poi il verde che ingolosisce le altre automobili non consentono di trovare un buco per passare; sono le 17, arrivano un paio di pullman e comincia un serpentone di mezzi che si perde dietro la curva.
Interpellato sul da farsi, l’assessore ai lavori pubblici Matteo Bongiorni parla di sperimentazione, di possibili aggiornamenti per il sistema semaforico e di una possibilità di sottopasso nuovo, che però al momento rimane a livello di ipotesi. « Non è solo una questione inerente il Comune - afferma perché il piazzale non è tutto di proprietà comunale. L’area antistante alla stazione è infatti di Rfi, alla quale in fase di ristrutturazione della stazione avevamo sottoposto l’ipotesi di un sottopassaggio capace di connettere direttamente il sottopasso stradale fino ai binari e, assumendo una forma a “ T”, collegarlo anche con Borgo Faxhall».
È la ragione per cui il sottopasso attuale, benché in condizioni fatiscenti e indecorose, ancora non è stato disallestito.
Restano dunque i semafori a chiamata. Il sistema può essere migliorato? Bongiorni risponde di sì. «Sono presenti da due settimane - dice - intendiamo capire come e se intervenire: si potrebbe ad esempio rimodulare l’accensione e lo spegnimento nell’arco della giornata. Nelle ore mattutine, quelle di maggiore flusso, potrebbe essere sospeso il servizio di attraversamento a chiamata tramite semaforo. Inoltre stiamo cercando di rivedere le tempi-stiche di programmazione dello stesso semaforo, soprattutto riguardo alla distanza temporale che deve intercorrere fra una chiamata e l’altra. Probabilmente ora sono troppo ravvicinate. Il nostro obiettivo è impedire un attraversamento continuo da parte dei pedoni, provando a regolarlo».