Pellegrinaggio giubilare: in settecento col vescovo

Partecipazione record per la Diocesi di Piacenza, in partenza 14 pullman. Verso Roma anche migranti. Dall'udienza con Papa Leone alle due porte sante

Federico Frighi
Federico Frighi
|22 giorni fa
Pellegrini in piazza San Pietro
Pellegrini in piazza San Pietro
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Tra i quattordici pullman di piacentini - un record assoluto - che da venerdì partiranno per Roma nel pellegrinaggio giubilare diocesano ce ne saranno due dedicati ai migranti. E’ una novità, assoluta anche questa, se non consideriamo la canonizzazione del vescovo Giovanni Battista Scalabrini avvenuta nell’ottobre del 2022. Porteranno ad attraversare le due porte sante, di Santa Maria Maggiore e di San Pietro, un centinaio tra suore scalabriniane, padri scalabriniani e, appunto, fedeli - in particolare sudamericani - che frequentano la chiesa di San Carlo e le parrocchie piacentine. La felice commistione è favorita dalla coincidenza tra la data del pellegrinaggio diocesano con quella del giubileo dei migranti che ricorre domenica 5 ottobre.
A conti fatti saranno più di settecento i fedeli della diocesi di Piacenza-Bobbio che si recheranno in pellegrinaggio a Roma in questo fine settimana. Otto pullman parteciperanno alla formula di tre giorni messa a punto dall’Ufficio pellegrinaggi diocesano e partiranno venerdì per poi tornare in città domenica notte. Altri tre partiranno verso la mezzanotte di venerdì - dopo la benedizione di don Roberto Isola sul parcheggio dello stadio Garilli - per prendere parte al clou del pellegrinaggio - la giornata del sabato - e tornare a Piacenza sabato notte. Vanno poi aggiunti i due pullman dei migranti e uno della parrocchia di Nostra Signora di Lourdes. Piccoli gruppi e singoli si recheranno a Roma con mezzi propri.
Il clou del pellegrinaggio sarà nella giornata di sabato. Alle ore 10 del mattino, in piazza San Pietro, l’udienza con papa Leone XIV, alle 14 il ritrovo all’inizio di via Conciliazione e il passaggio della porta santa di San Pietro. Alle 15 la messa  in San Pietro, all’altare della Cattedra, celebrata dal vescovo Adriano Cevolotto, dal vescovo emerito Gianni Ambrosio e dai sacerdoti accompagnatori.