Ovs Pontenure, intervengono i Si Cobas: "Soldi risparmiati ai lavoratori"
Redazione Online
|5 anni fa

“I soldi risparmiati da Ovs con l’imminente cambio d’appalto vengano distribuiti ai lavoratori in risarcimento alle pesanti perdite economiche e ingiustizie salariali che sono scaturite dall’instabilità degli ultimi anni”. Lo dice Carlo Pallavicini del sindacato Si Cobas, intervenendo a proposito della tensione sorta fra i facchini del magazzino di Pontenure e i vertici aziendali: a breve la gestione dell’hub logistico della società di abbigliamento non sarà più in capo alla multinazionale Xpo Logistics, ma verrà affidata a un consorzio italiano. E nei giorni scorsi un gruppo di dipendenti (rappresentato da Cgil e Uil) ha scioperato contro alcune condizioni che potrebbero risultare sfavorevoli, per esempio il passaggio contrattuale a soci lavoratori di una nuova cooperativa. Sul quotidiano Libertà di ieri, l’ad di Ovs Stefano Beraldo ha replicato che – qualora la protesta proseguisse – la ditta potrebbe valutare lo spostamento della struttura di stoccaggio in sud Italia (leggi: circa quattrocento posti di lavoro che lascerebbero Pontenure).
Una presa di posizione che ha innescato l’immediata reazione del coordinamento provinciale di Si Cobas: “Ovs si manifesta dopo dieci anni di assenteismo dal territorio piacentino – premette il sindacato -. Il suo magazzino è stato infatti sinora gestito da Xpo Logistics. Questo primo livello di intermediazione non è stato l’unico: la multinazionale ha affidato negli anni il servizio di facchinaggio a svariati altri consorzi, i quali si rivolgevano in ultima istanza a cooperative. Ognuno dei passaggi qui elencati ha comportato un ribasso brutale dei costi del lavoro per le operaie e gli operai impiegati nel sito. In seguito al cambio d’appalto, dal primo giugno verrà eliminato un livello di intermediazione datoriale, ovvero Xpo. Accogliamo positivamente la notizia e siamo disponibili a instaurare una trattativa che dia un minimo di garanzie per il futuro degli operai. Ma pretendiamo eguale propositività, senza atteggiamenti di ricatto”.
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