Calendasco, la panchina violata oggi tornerà arcobaleno

Si ridipinge insieme alle 18,30. La vernice e le scritte omofobe - "attenzione pericolo omosessuali e transessuali" - l'avevano cancellata a 48 ore dall'inaugurazione

Cristian Brusamonti
May 21, 2025|36 giorni fa
La panchina arcobaleno di Calendasco cancellata dal bianco omofobo
La panchina arcobaleno di Calendasco cancellata dal bianco omofobo
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E impossibile far scomparire l'arcobaleno, i suoi colori, il suo ponte che si crea all'improvviso nel cielo. La "panchina arcobaleno" di Calendasco rinascerà così questo pomeriggio alle 18,30 dopo che ieri, a meno di 48 ore dalla sua inaugurazione, era stata deturpata da una vernice omofoba e intollerante. Il sindaco di Calendasco, Filippo Zangrandi, e la popolazione del paese si ritroveranno nel parco giochi e restituiranno i cromatismi ad un simbolo della libertà di amare, senza differenze di genere. Alla manifestazione di oggi tutti potranno partecipare  e sono invitati a farlo insieme perché l'atto vandalico e di stampo omofobo «è un atto che conferma la necessità - osserva il primo cittadino -, da parte delle amministrazioni pubbliche, di portare avanti iniziative per la libertà di genere».
Intanto si cercano gli autori del gesto e le immagini delle telecamere sono state consegnate ai carabinieri. L'atto vandalico si è verificato nella serata tra domenica e lunedì, attorno a mezzanotte, nel parco giochi accanto al palazzetto dello sport di Calendasco. Spray bianco sui colori arcobaleno e messaggi omofobi realizzati con un colore nero ( ‘Attenzione: pericolo omosessuali transessuali’). La scritta è stata cancellata nella mattinata di ieri dall'assessore del Comune di Calendasco, Simone Bergonzi.

Le reazioni

L'Arcigay di Piacenza: "Siamo di fronte a un gesto vile a cui occorre rispondere in modo collettivo. Ci auguriamo che il Piacenza Pride sia ancora più grande".  
La Cgil di Piacenza con il segretario Ivo Bussacchini: "Un gesto grave, che non può essere derubricato a una bravata: così si cancella un messaggio di pace, convivenza e uguaglianza». 
Davide Bastoni, presidente Arcigay Piacenza Lambda, ricorda che «la panchina è stata messa solo pochi giorni fa con iscritta una frase, anch’essa cancellata, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella contro l’omobitransfobia».
Anche Vladimir Luxuria, madrina del Pride in programma il 24 maggio, commenta: «Non resteremo in panchina spettatori dell’omofobia, è necessaria una mobilitazione».
Alessandro Zan, responsabile Diritti nella segreteria nazionale Pd ed europarlamentare: "E' stata vandalizzata una panchina arcobaleno inaugurata il 17 maggio, è stata rimossa una targa con parole del presidente Sergio Mattarella ed è comparsa una scritta disgustosa: ‘Attenzione: pericolo omosessuali transessuali’. Siamo di fronte a un’escalation di odio senza precedenti, alimentata da chi nei palazzi del potere legittima l’intolleranza, nega l'urgenza di una legge contro i crimini d'odio e fa negazionismo riguardo la violenza omotransfobica. La destra specula ogni giorno sulla violenza, ma quando a subire sono le persone LGBTQIA+ sparisce: per loro ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B".
Serena Groppelli, assessora alle Pari Opportunità del Comune di Piacenza: "I colori dell'arcobaleno esprimono l'armonia che nasce dall'incontro tra sfumature diverse: non c'è vernice che possa coprire o annullare questo concetto".
La Segreteria del Partito della Rifondazione Comunista di Piacenza - Circolo "Rosa Luxemburg": "Ancora una volta, Rifondazione Comunista, si trova a chiedere al Comune risposte sull'assegnazione delle proprie sale a iniziative che promuovono solo odio e discriminazione. Agli assessori e dirigenti competenti in materia non è ancora chiaro che la firma del "bollino antifascista" debba includere anche il rispetto dell'altro? Anche alla luce degli attacchi alla comunità lgbtq+ avvenuti a Calendasco chiediamo una presa di posizione netta del Comune, soprattutto in vista del Pride a cui noi aderiremo orgogliosamente!".