Quaranta testimoni per ricostruire le cause della morte di Nicoletta
Tragedia alla Vetreria di Borgonovo: primi testimoni in tribunale fra otto mesi, poi udienze serrate e sentenza entro dicembre 2026

Paolo Marino
|6 giorni fa

Domenica scorsa era al cimitero di Castelsangiovanni dove la sua Nicoletta è stata ricordata in occasione della giornata dedicata alla memoria delle vittime sul lavoro. «Noi siamo rimasti al quel giorno», aveva detto Giorgio Dallavalle, sottolineando quanto la tragedia avvenuta tre anni fa alla Vetreria di Borgonovo abbia segnato la sua vita, quella dei figli e dei familiari. Ieri il vedovo dell’operaia era in tribunale per assistere all’inizio del processo per omicidio colposo che vede imputati il costruttore e i progettisti del macchinario contro il quale è rimasta schiacciata.
Quaranta i testimoni, tra i quali nove consulenti tecnici, che saranno chiamati in tribunale nei prossimi mesi per ricostruire le circostanze della morte di Nicoletta Palladini, 50 anni, che perse la vita tra il 6 e il 7 novembre del 2022 mentre era impegnata nel turno notturno. Oltre al marito Giorgio, si sono costituiti parti civili nel processo anche i figli i figli Joshua e Johara, i fratelli di Nicoletta, Daniela e Giovanni, e la madre Maria Agnese, assistiti dagli avvocati Elisa Marini e Alessandro Corrado di Milano.
Il processo si preannuncia molto articolato, vista la presenza di esperti che sostengono tesi opposte sulle responsabilità degli imputati.