Fiaip: «Negozi sfitti: colpa dei contratti, sono troppo lunghi»

In merito alla questione della chiusura dei negozi del centro storico così si esprime Marco Gazzola, presidente della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali

Redazione
|40 giorni fa
Fiaip: «Negozi sfitti: colpa dei contratti, sono troppo lunghi»
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«Il costo del canone d’affitto dei negozi, per il quale comunque non si può generalizzare e va valutato zona per zona con i giusti approfondimenti, non è la causa dei negozi sfitti». In merito alla questione della chiusura dei negozi del centro storico così si esprime Marco Gazzola, presidente di Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali).
«Sicuramente in alcuni casi il canone può aggiungersi ad altri fattori - osserva -, ma il vero problema – rimanendo nel contesto del rapporto di locazione – lo vediamo sotto altri punti di vista. Come abbiamo già detto in una della prime riunioni della cabina di regia per il rilancio del centro storico, il primo problema è la durata del contratto, anche tenendo conto che oggi i tempi e il modo di fare commercio sono di fatto cambiati». Non è sempre detto che un’attività commerciale funzioni. In questi casi la durata dei contratti non giova: «I proprietari degli immobili si trovano quindi vincolati con contratti “bloccati” nel tempo con conduttori che non pagano più il canone. Ecco perché alcuni, sapendo che firmando ci si impegna per almeno 12 anni e oltre, sono oggi più diffidenti nel concedere in locazione i propri immobili».
«Se ci fossero contratti più elastici per durata e obblighi di rinnovo contratto - prosegue Gazzola -, che permettessero al padrone di casa di tornare in poco tempo in possesso dei propri immobili, anche in caso di morosità degli inquilini, i proprietari sarebbero maggiormente incentivati a locare i propri immobili, anche a canoni ribassati. Concordiamo quindi con Confedilizia su questo aspetto». Altra condizione necessaria ed urgente, secondo Fiaip, è l’introduzione della cedolare secca per i proprietari privati degli immobili oggetto degli affitti commerciali. Sia Fiaip sia Confedilizia, a livello nazionale e governativo, si stanno battendo da tempo perché si arrivi a tale risultato.
«Trattasi di una agevolazione fiscale che incentiverebbe maggiormente i proprietari a locare gli immobili - spiega Gazzola -, a ridurre, in alcuni casi la richiesta, a fronte di un risparmio dovuto a una tassazione inferiore». «Per quanto riguarda l’entità dei canoni, noi, come Fiaip, ormai da 14 anni - evidenzia ancora -, forniamo alla cittadinanza un osservatorio immobiliare, in cui sono rilevati anche i valori degli affitti commerciali, dati che rappresentano le linee di riferimento per operare nel mercato. Riteniamo che data l’importanza dell’argomento si debbano dare alla città valori certi e provenienti da fonti ufficiali ben individuate, come avvenuto per quelli usciti dallo studio del Politecnico commissionati e commentati dalla Cabina di regia per il centro storico, coordinata dall’assessore Simone Fornasari».