Il fisarmonicista Peruch: «Io e Sanborn suoneremo Bach e Palestrina con il respiro armonico»
Stasera il Mysterium Duo terrà un concerto gratuito allo Spazio Rotative di via Benedettine

Eleonora Bagarotti
|12 giorni fa

Il Mysterium Duo
Si chiama Mysterium Duo. Forse perché nell’estatica meraviglia della musica c’è un’impalpabile profondità che conduce a dimensioni storiche, artistiche e spirituali che non si possono spiegare con la sola logica.
A esibirsi, questa sera alle 21 in uno straordinario concerto gratuito allo Spazio Rotative, in via Benedettine 66, sono due interpreti raffinati e apprezzati ricercatori, famosi in tutto il mondo: Antonio Peruch e Penny Sanborn. “Il respiro armonico. Fisarmoniche dal nuovo mondo” è il titolo della loro performance, organizzata da Sant’Antonino Musica in collaborazione con Fondazione Donatella Ronconi Enrica Prati e il Canada Council for The Arts e il sostegno di Impresa Edile Giuseppe Carini, Chiappelloni Gino Autotrasporti, Franzini, Evarredo, Ristorante Cacciatori Morandi-Mareto. Un viaggio da Palestrina a Mozart, da Bach a Verdi, da Offenbach a Piazzolla.
«Il titolo dice tutto - anticipa il maestro Peruch, illustre e pluripremiato fisarmonicista, Cavaliere della Repubblica Italiana, attuale docente alla School of Creative and Performinc Arts dell’Università di Calgary, in Canada -. Il pubblico potrà ascoltare il respiro armonico dei brani che suoneremo attraverso il nostro strumento, che è meno statico dell’organo, un altro strumento bellissimo ma che non ha questa caratteristica».
A esibirsi, questa sera alle 21 in uno straordinario concerto gratuito allo Spazio Rotative, in via Benedettine 66, sono due interpreti raffinati e apprezzati ricercatori, famosi in tutto il mondo: Antonio Peruch e Penny Sanborn. “Il respiro armonico. Fisarmoniche dal nuovo mondo” è il titolo della loro performance, organizzata da Sant’Antonino Musica in collaborazione con Fondazione Donatella Ronconi Enrica Prati e il Canada Council for The Arts e il sostegno di Impresa Edile Giuseppe Carini, Chiappelloni Gino Autotrasporti, Franzini, Evarredo, Ristorante Cacciatori Morandi-Mareto. Un viaggio da Palestrina a Mozart, da Bach a Verdi, da Offenbach a Piazzolla.
«Il titolo dice tutto - anticipa il maestro Peruch, illustre e pluripremiato fisarmonicista, Cavaliere della Repubblica Italiana, attuale docente alla School of Creative and Performinc Arts dell’Università di Calgary, in Canada -. Il pubblico potrà ascoltare il respiro armonico dei brani che suoneremo attraverso il nostro strumento, che è meno statico dell’organo, un altro strumento bellissimo ma che non ha questa caratteristica».
Il vostro respiro armonico si è svelato nei giorni scorsi anche in Italia, a Collevalenza e in Vaticano. Com’è andata?
«È stata una bellissima esperienza. In Italia, abbiamo iniziato in un Santuario di fronte a un pubblico attento che ha mostrato grande interesse nei confronti delle potenzialità dello strumento. Lo stesso è avvenuto in sede Vaticana: essendo il 500nario di Palestrina, abbiamo eseguito suoi pezzi con uno spirito musicale profondo. E poi Bach, che ha sorpreso per le sonorità: il pubblico non lo aveva mai sentito eseguire dalla fisarmonica, specialmente in duo. Abbiamo replicato in un’altra chiesa a Roma e anche lì, gli spettatori sono stati molto accoglienti. Ci fa piacere, l’obiettivo è mostrare tutte le possibilità dello strumento».
«È stata una bellissima esperienza. In Italia, abbiamo iniziato in un Santuario di fronte a un pubblico attento che ha mostrato grande interesse nei confronti delle potenzialità dello strumento. Lo stesso è avvenuto in sede Vaticana: essendo il 500nario di Palestrina, abbiamo eseguito suoi pezzi con uno spirito musicale profondo. E poi Bach, che ha sorpreso per le sonorità: il pubblico non lo aveva mai sentito eseguire dalla fisarmonica, specialmente in duo. Abbiamo replicato in un’altra chiesa a Roma e anche lì, gli spettatori sono stati molto accoglienti. Ci fa piacere, l’obiettivo è mostrare tutte le possibilità dello strumento».
Fisarmoniche dal nuovo mondo.
«Ora la fisarmonica non è più tradizionale, ha una maggiore estensione e quindi si può suonare anche il repertorio sacro».
«Ora la fisarmonica non è più tradizionale, ha una maggiore estensione e quindi si può suonare anche il repertorio sacro».
Lei è anche ricercatore.
«Le tecnologie ci permettono di sperimentare. Io sono sempre stato interessato all’evoluzione tecnica e musicale dello strumento perché mi ero accorto che senza queste possibilità tecniche, non avrei potuto suonare come desideravo cioé rispettando il testo originale con le altezze giuste e i tanti colori che oggi la fisarmonica ci offre poiché è la propaggine dell’organo, proviene dalla famiglia delle ance libere e armoniche ed anche dell’armonium, del bandoneon, della concertina... essendo uno strumento relativamente moderno, è entrato da poco nei Conservatori. Questa evoluzione ha aperto la porta a nuove possibilità di repertorio. Non sono l’unico a proporlo, altri colleghi hanno fatto cose meravigliose in questo campo».
«Le tecnologie ci permettono di sperimentare. Io sono sempre stato interessato all’evoluzione tecnica e musicale dello strumento perché mi ero accorto che senza queste possibilità tecniche, non avrei potuto suonare come desideravo cioé rispettando il testo originale con le altezze giuste e i tanti colori che oggi la fisarmonica ci offre poiché è la propaggine dell’organo, proviene dalla famiglia delle ance libere e armoniche ed anche dell’armonium, del bandoneon, della concertina... essendo uno strumento relativamente moderno, è entrato da poco nei Conservatori. Questa evoluzione ha aperto la porta a nuove possibilità di repertorio. Non sono l’unico a proporlo, altri colleghi hanno fatto cose meravigliose in questo campo».
Colleghi come Penny Sanborn.
«Penny Sanborn è dottoranda in ricerca transdisciplinare in musica ed educazione all’Università di Calgary e ha conseguito un master in Performance di fisarmonica. C’è grande sintonia. Noi abbiamo formato questo duo con l’intenzione di dimostrare che lo strumento non suona soltanto da solo, sebbene io sia stato spesso solista o con orchestre sinfoniche o gruppi di camera. Il duo di fisarmoniche è molto più raro, richiede compatibilità sonore, gli strumenti devono essere accordati alla stessa vibrazione - la 440 / 441 (la nostra frequenza è quest’ultima). La fisarmonica che noi suoniamo, e in generale, è uno strumento che respira e ci dà la possibilità di eseguire musiche antiche di Palestrina, Bach , Corrette che non si sono mai sentite eseguire con il respiro cioé con le dinamiche della fisarmonica, che non è uguale ad altri strumenti. Io ho percepito, ad esempio nel caso di Bach, che l’autore avrebbe desiderato questo respiro poiché molta sua musica è corale. Sentire la vocalità di questa musica per questo strumento moderno, ma che risale agli organi antichi portatili del Medioevo, è un’esperienza nuova e bellissima. Antichità e modernità vanno a braccetto. Pensi che l’ancia libera deriva dallo sheng cinese, quindi ad almeno 2500 anni fa. Il nome fisarmonica deriva dal greco e significa “respiro” o “soffio armonico”, appunto. Inoltre io e Penny ci interessiamo a compositori e compositrici da eseguire, un’altra ricerca interessante che ci accomuna».
«Penny Sanborn è dottoranda in ricerca transdisciplinare in musica ed educazione all’Università di Calgary e ha conseguito un master in Performance di fisarmonica. C’è grande sintonia. Noi abbiamo formato questo duo con l’intenzione di dimostrare che lo strumento non suona soltanto da solo, sebbene io sia stato spesso solista o con orchestre sinfoniche o gruppi di camera. Il duo di fisarmoniche è molto più raro, richiede compatibilità sonore, gli strumenti devono essere accordati alla stessa vibrazione - la 440 / 441 (la nostra frequenza è quest’ultima). La fisarmonica che noi suoniamo, e in generale, è uno strumento che respira e ci dà la possibilità di eseguire musiche antiche di Palestrina, Bach , Corrette che non si sono mai sentite eseguire con il respiro cioé con le dinamiche della fisarmonica, che non è uguale ad altri strumenti. Io ho percepito, ad esempio nel caso di Bach, che l’autore avrebbe desiderato questo respiro poiché molta sua musica è corale. Sentire la vocalità di questa musica per questo strumento moderno, ma che risale agli organi antichi portatili del Medioevo, è un’esperienza nuova e bellissima. Antichità e modernità vanno a braccetto. Pensi che l’ancia libera deriva dallo sheng cinese, quindi ad almeno 2500 anni fa. Il nome fisarmonica deriva dal greco e significa “respiro” o “soffio armonico”, appunto. Inoltre io e Penny ci interessiamo a compositori e compositrici da eseguire, un’altra ricerca interessante che ci accomuna».
Per lungo tempo la fisarmonica era considerata uno strumento tipicamente popolare.
«La fisarmonica era l’organo del popolo, folkloristico, che tutti conoscono. Questo è positivo ma lo strumento ha potenzialità veramente interessantissime. Il mio obiettivo è sempre stato quello di inserirlo tra gli strumenti “alti”: violino, pianoforte...».
«La fisarmonica era l’organo del popolo, folkloristico, che tutti conoscono. Questo è positivo ma lo strumento ha potenzialità veramente interessantissime. Il mio obiettivo è sempre stato quello di inserirlo tra gli strumenti “alti”: violino, pianoforte...».
Maestro, dal suo panorama mondiale: i giovani si interessano alla fisarmonica?
«La domanda è importante perché sì, c’è una rinascita, una specie di rinascimento a livello mondiale. Io conosco le differenti scuole attraverso colleghi e devo dire che c’è questa rinascita di interessamento nei confronti di questo strumento. I giovani amano molto di più non solo ascoltare musica pop e rock, che sono belle, ma ricreare la musica con la fisarmonica moderna, che è anche uno strumento fisico, che si indossa e si maneggia. Questo a loro piace molto. Quasi quasi è una danza musicale e anche questo è un tema che mi interessa moltissimo».
«La domanda è importante perché sì, c’è una rinascita, una specie di rinascimento a livello mondiale. Io conosco le differenti scuole attraverso colleghi e devo dire che c’è questa rinascita di interessamento nei confronti di questo strumento. I giovani amano molto di più non solo ascoltare musica pop e rock, che sono belle, ma ricreare la musica con la fisarmonica moderna, che è anche uno strumento fisico, che si indossa e si maneggia. Questo a loro piace molto. Quasi quasi è una danza musicale e anche questo è un tema che mi interessa moltissimo».