Torna il "Valli piacentine", l'università del rally
Molto avanzata l'organizzazione della storica gara, famosa a livello nazionale anche per le prove impegnative
Franco Polloni
July 1, 2025|43 giorni fa

Una foto del rally datata 1979
L'aquilone può volare. Il riferimento è al logo del rally della Valli piacentine a forma di rombo allungato, appunto come se fosse un aquilone.
Dopo il periodo d'oro definito anche classico (11 edizioni), con l'inizio avviato dalla scuderia Piacenza corse e Aci Piacenza il motore si è spento. La ripartenza è avvenuta nel 1999 per merito di Paolo Fortunati allora titolare della Psa, società organizzatrice. L'ultima edizione risale al 2012, poi silenzio assoluto, salvo un tentativo avvenuto nel 2016 rapidamente abortito per pochi equipaggi iscritti.
Un'altalena che ha tenuto col fiato sospeso sia i piloti piacentini orfani della loro gara di casa, sia gli appassionati. Ma il 2025 appare come l'anno giusto per il ritorno dell'edizione numero 26 (per altri sarebbe la 27 considerando anche quella annullata). Lo conferma Paolo Fortunati che ha deciso di tornare al timone della manifestazione e ridare vita ad uno dei rally più affascinanti della penisola con prove che ancora oggi sono ricordate come importanti e impegnative. Non a caso, la speciale del Cerro in passato venne definita "l'università" del rally. «Ormai siamo avanti per l'organizzazione - dice Paolo Fortunati – la gara si farà. Sono appena reduce da un incontro in provincia per il percorso e la disputa della prove speciali».
Dopo il periodo d'oro definito anche classico (11 edizioni), con l'inizio avviato dalla scuderia Piacenza corse e Aci Piacenza il motore si è spento. La ripartenza è avvenuta nel 1999 per merito di Paolo Fortunati allora titolare della Psa, società organizzatrice. L'ultima edizione risale al 2012, poi silenzio assoluto, salvo un tentativo avvenuto nel 2016 rapidamente abortito per pochi equipaggi iscritti.
Un'altalena che ha tenuto col fiato sospeso sia i piloti piacentini orfani della loro gara di casa, sia gli appassionati. Ma il 2025 appare come l'anno giusto per il ritorno dell'edizione numero 26 (per altri sarebbe la 27 considerando anche quella annullata). Lo conferma Paolo Fortunati che ha deciso di tornare al timone della manifestazione e ridare vita ad uno dei rally più affascinanti della penisola con prove che ancora oggi sono ricordate come importanti e impegnative. Non a caso, la speciale del Cerro in passato venne definita "l'università" del rally. «Ormai siamo avanti per l'organizzazione - dice Paolo Fortunati – la gara si farà. Sono appena reduce da un incontro in provincia per il percorso e la disputa della prove speciali».

