Il debutto di Simona e il destino che la unisce a mamma Tunde

Dalla barca al guasto tecnico: una lunga serie di coincidenze tra la 17enne Fittavolini e la madre campionessa di motonautica

Leonardo Piriti
|48 giorni fa
Simona Fittavolini sulla barca usata anche dalla madre
Simona Fittavolini sulla barca usata anche dalla madre
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Chi crede nel destino deve assolutamente leggere la storia di Simona Emilia Fittavolini, la 17enne pilota caorsana di motonautica che domenica scorsa ha debuttato nell’Europeo F125 svoltosi a San Nazzaro.
La portacolori del Circolo Nautico Chiavenna, studentessa all’istituto Romagnosi di Piacenza, è un’altra illustre figlia d’arte del “circo blu” piacentino: la mamma è Tunde Bedy, ungherese di nascita ma con brevetto e patente austriaca, che ha gareggiato per tanti anni nelle classi F125, F250 e F350 (in quest’ultima conquistando due titoli europei), mentre papà Stefano è sempre stato al fianco della moglie come meccanico.
Le analogie con mamma Tunde sono davvero incredibili.
Ad iniziare dalla barca utilizzata da Simona per il suo debutto assoluto nella F125, appartenuta alla madre fino al suo ritiro dalle scene e ceduta alla Motonautica Boretto Po, nel Reggiano, che l’ha utilizzata come barca da “prova”. Nel garage di casa Fittavolini erano parcheggiate tutte le barche utilizzate in carriera dalla campionessa ungherese, tranne quella. E papà Stefano, a Natale, ha fatto trovare a Simona sotto l’albero proprio la barca della mamma, come regalo.
Simona Fittavolini in braccio a mamma Tunde sul podio europeo
Simona Fittavolini in braccio a mamma Tunde sul podio europeo

Domenica scorsa il debutto della giovane nella F125, a San Nazzaro, proprio dove Tunde ha corso la sua ultima gara, che si concluse con un brutto incidente, per fortuna senza conseguenze.
In pratica, Simona domenica scorsa ha inaugurato la propria carriera sul circuito che ha segnato la conclusione della carriera di sua madre, riallacciando un filo umano e sportivo lungo tanti anni.
Ma non finisce qua, perché una volta iniziata la sua corsa, dopo essersi portata in nona posizione (su 18 concorrenti), alla prima virata Simona ha accusato un guasto alla timoneria. Lo stesso problema che causò l’incidente alla sua mamma e per di più nella stessa virata.
Ma stavolta non ci sono state conseguenze, a parte il ritiro dalla gara.
Peccato, ma Simona non demorde e ha deciso di riprovarci, fra due settimane, in occasione del mondiale F125 che si correrà in Germania, speriamo con miglior fortuna per la pilota ungherese-italiana.
Già, perché Simona ha la doppia nazionalità, essendo nata in Ungheria, con qualche giorno d’anticipo su quanto previsto. Il motivo? La motonautica. Stefano e Tunde stavano assistendo ad una gara mondiale della F350. «Una veloce corsa in ospedale - ricorda papà Stefano - per poi scoprire che si trattava dello stesso ospedale dove era nata Tunde». Quando si dice il destino.